Genova si conferma così la seconda città italiana, dopo Milano, per capillarità e sviluppo di fibra ottica. A sancire questo primato, la firma dell’Accordo per lo sviluppo di una rete in fibra ottica che rafforza gli investimenti di Metroweb per lo sviluppo della rete a banda ultra larga.
Il sindaco Marco Doria e il presidente di Metroweb Italia, Franco Bassanini hanno firmato l’intesa illustrata in una conferenza stampa a Palazzo Tursi. Presente anche Guido Garrone, amministratore delegato di Metroweb Genova.
“Questo accordo – ha detto il sindaco di Genova – ci permette di andare sempre più verso la Smart City: da un lato facilitiamo le comunicazioni, dall’altro sistematizziamo le conoscenze degli impianti già installati grazie a un nuovo catasto reti del sottosuolo. Anche questo è un cambio di marcia rispetto al passato”.
In città Metroweb ha già installato 233 km di infrastruttura civile, 390 km di cavi in fibra ottica e 33.000 km di fibra singola. Interamente connesse tra loro in banda ultra larga 20 sedi del Comune di Genova, compresi i Municipi e gli info point per i turisti, “dando così un contributo al processo di formazione della Città Metropolitana e alla crescita di un settore sempre più strategico per Genova”.
“Oggi, senza fibra ottica – ha detto Guido Garrone – non si possono erogare servizi di qualità, la banda larga invece permette una comunicazione facilitata e lineare. Per essere un cittadino connesso è necessaria una regolazione delle informazioni fluida, sempre disponibile e simmetrica. Non basta avere molte informazioni se poi non si riesce a inviarle. Abbiamo firmato un accodo con Amt per la connettività nella Metropolitana, un momento attrattivo per questo sistema di trasporto, e c’è un accordo in essere con Aster per fare diventare i pali della luce punti con microcelle, al servizio della telefonia mobile, e iniziare a sperimentare luce al led”.
La digitalizzazione serve, tra l’altro, a snellire molti dei processi tra Amministrazione e cittadini, e, a questo scopo, il Comune di Genova ha dato vita a uno sportello qualificato di servizi, a partire dal catasto delle reti del sottosuolo, un database contenente il censimento delle infrastrutture tecnologiche esistenti e idonee per lo sviluppo dei progetti.
L’utilizzo dei cavidotti già esistenti ridurrà la quantità complessiva degli scavi e l’impiego di tecniche di posa non invasive limiterà i disagi per i cantieri che saranno a breve termine.
Ha riaperto nei giorni scorsi il bando della Regione Lombardia a favore delle aziende intenzionate…
Infortunio mortale sul lavoro nel Siracusano. Un operaio di 59 anni, originario di Catania, è…
Non ce l'ha fatta Manneh Nafugi. Il diciottenne richiedente asilo originario del Gambia è morto…
Se c’è uno stile che, negli ultimi anni, sta vivendo una grande fortuna, questo è…
La scelta di una crema solare adatta al proprio viso è fondamentale non solo per…
Luca Filipponi, presidente del Menotti Art Festival Spoleto, presenterà gli eventi del 2024 L’AQUILA…