Svolta nelle indagini per l’omicidio di Michele Brandimarte, esponente di primo piano dell’omonimo clan legato al gruppo di potere dei Piromalli-Molé, l’uomo di 53 anni ucciso in un agguato a Vittoria in provincia di Ragusa con sette colpi di pistola calibro 7,65.
Il presunto sicario si è costituito al commissariato di Gioia Tauro. Si tratta di Domenico Italiano, 23 anni, di Gioia Tauro. Secondo la prima versione fornita ai poliziotti da Italiano, che ha solo un precedente per stalking, lui e Brandimarte, che si trovavano insieme sul corso principale di Vittoria, hanno avuto una lite che poi è degenerata. Non si conosce l’oggetto della discussione scoppiata tra i due finita nel sangue.
Indagini serrate, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura di Catania, hanno permesso di risalire subito al presunto killer, che ha consegnato la pistola con cui avrebbe sparato.
Agenti delle squadre mobili di Ragusa e Reggio Calabria con la collaborazione dei commissariati di Vittoria e di Gioia Tauro e delle compagnie dei carabinieri della zona in poche ore grazie allo scambio di informazioni avevano già permesso di creare terra bruciata intorno al fuggitivo.
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