E’ quanto ha stabilito il Gran giurì dopo aver ascoltato una sessantina di testimoni, le registrazioni audio, i risultati delle autopsie e la deposizione dello stesso Wilson. Per i giurati non ci sono prove sufficienti.
In tutti gli Stati Uniti esplode la rabbia per la decisione del Grand giurì del Missouri. Migliaia le persone scese in strada in tutto il Paese al grido di “Hands up, don’t shoot”. Secondo alcune testimonianze, infatti, quando il poliziotto sparò a Brown, il giovane afroamericano aveva le mani alzate.
La protesta ricorda molto da vicino quella che infiammò l’intera America nel 2012 e 2013 per la vicenda di Trayvon Martin, il teenager di colore, anch’egli disarmato, ucciso a Sanford, in Florida.
Il presidente Barack Obama ha invitato gli americani a rispettare la decisione della giustizia sul caso Brown. “Siamo una nazione basata sullo stato del diritto, dobbiamo accettare il fatto che questa è stata la decisione del Gran giurì. Ci sarà gente arrabbiata. Ma mi unisco alla famiglia Brown nel chiedere manifestazioni pacifiche”.
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