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Firenze, l’Isia trova casa nell’ex Meccanotessile

Uno spazio dell’ex Meccanotessile a Firenze, in via Taddeo Alderotti, sarà dato in uso gratuito all’Istituto superiore per le industrie artistiche: il protocollo d’intesa è stato firmato oggi a Roma dalla vicesindaca e assessora all’educazione Cristina Giachi, Stefania Giannini, Ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, Emmanuele Bobbio assessore regionale all’Istruzione e Marco Bazzini, presidente dell’Isia. Il trasferimento avverrà però solo dopo la ristrutturazione della porzione dell’immobile individuata dal Comune (quella del padiglione principale), nel frattempo l’Isia lascerà la sede attualmente presa in affitto dalla Provincia in via Cocchi e nelle prossime settimane si sposterà, in via provvisoria, al secondo piano dell’ex Tribunale di piazza San Firenze, per un periodo massimo di 24 mesi. Poiché la necessaria ristrutturazione dell’ex Meccanotessile richiede un periodo minimo stimato in 24 mesi (lavori di manutenzione straordinaria e di adeguamento), l’amministrazione comunale concede per un periodo temporaneo e a titolo oneroso una porzione dell’immobile posto al secondo piano dell’ex Tribunale di piazza San Firenze. L’Isia, da parte sua, si dovrà far carico di tutte le spese ordinarie e straordinarie dell’immobile di piazza San Firenze. «Un risultato importante – ha detto la vicesindaca e assessora all’educazione Cristina Giachi – possibile grazie all’operato di molti, tra i quali vorrei ricordare la senatrice Rosa Maria Di Giorgi. L’operazione è stata resa necessaria dalle cattive condizioni dell’immobile nel quale si trova l’Isia e dal quale era stato sfrattato. Attualmente il Comune, con la delibera collegata al protocollo, si è impegnato non solo a destinare una sede definitiva all’Isia all’ex Meccanotessile, ma anche a individuare una sede provvisoria perché i lavori al Meccanotessile richiederanno un paio di anni». «Abbiamo deciso che per 24 mesi sarà data all’Isia, come sede provvisoria, una porzione dell’ex tribunale di San Firenze in cambio di un rimborso spese e di un contributo dell’Isia stesso – ha proseguito Giachi – in modo che i ragazzi possano avere già nelle prossime settimane una sede sicura nella quale lavorare e possano occupare definitivamente un luogo bello e sicuro. Non si risponde solo a un’esigenza dell’Istituto, ma si risponde anche una funzione importante che qualifica l’ex Meccanotessile e il quartiere. Senza dimenticare che proprio nell’ex tribunale sarà allestito il padiglione fiorentino Expo 2015: un connubio che speriamo darà frutti importanti per il nostro istituto» Il Comune, come si legge nel Protocollo, ‘si impegna a trasferire in uso gratuito per 30 anni all’Istituto superiore per le industrie artistiche l’immobile di sua proprietà posto in Firenze, via Taddeo Alderotti’, mentre ‘L’Isia si impegna alla realizzazione, a totale proprio carico, degli interventi di sistemazione necessari a rendere l’edificio agibile/funzionale/idoneo all’uso’ e ‘a provvedere, per l’intero periodo della concessione, alle spese di manutenzione ordinaria e straordinaria e di gestione dell’immobile, quali le utenze di fornitura di energia elettrica, acqua, gas, metano, pulizia e custodia e comunque ogni altra spesa afferente detta gestione’. ‘L’Isia si impegna inoltre a provvedere, previa acquisizione delle risorse necessarie, anche alla esecuzione di ogni altro tipo di intervento di manutenzione straordinaria, ristrutturazione e bonifica, qualora essi siano connessi ad esigenze proprie, previa autorizzazione da parte del Comune e sotto la condizione che gli stessi vengano realizzati conformemente ad ogni norma di legge o di regolamento, previa acquisizione di nulla osta e pareri ai sensi di legge’. Il protocollo d’intesa prevede poi che il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca si impegna a stanziare un contributo pari a Euro 1 milione di euro per l’anno 2014 per il finanziamento dell’intervento, e a stanziare un’ulteriore somma a valere sull’esercizio finanziario 2015, pari a Euro 1 milione’. Per quanto riguarda la Regione, invece, il documento prevede che l’ente ‘si impegna ad assegnare un contributo, quale cofinanziamento a sostegno dell’intervento’ e che ‘procederà a dare attuazione all’impegno a seguito dell’entrata in vigore delle leggi regionali di cui alle premesse, tese ad assicurare copertura normativa e finanziaria all’intervento, nei limiti delle risorse che risulteranno a tale fine disponibili’.

Redazione

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