Il bunker fu costruito tra il 1942 e il 1943 e rimase incompiuto. I bombardamenti alleati si facevano più frequenti e intensi e Mussolini giudicò non più adeguati i rifugi esistenti a Villa Torlonia, dove risiedeva con la famiglia.
Nel ’40 era stato attrezzato un rifugio nella cantina sotto il “laghetto del Fucino”. Aveva doppie porte blindate, filtraggio antigas e sistema di rigenerazione dell’aria, illuminazione a batteria, telefono con linea diretta, letto e gabinetto. Limiti, scomodità e difetti del “rifugio-cantina” convinsero Mussolini a far allestire un secondo ambiente: venne realizzato nel ’41, nella sala centrale del seminterrato del Casino Nobile, con rinforzi in cemento armato (120 centimetri) e sistema di depurazione e ricambio dell’aria.
A fine 1942 comincia la costruzione ex novo del bunker a prova di bomba, sei metri e mezzo sotto il piazzale antistante il Casino Nobile. Ha pianta a croce e gallerie a sezione circolare, protette da cemento armato spesso quattro metri. Il 25 luglio 1943 Mussolini è destituito e arrestato, i lavori si fermano. Mancavano le porte blindate, la copertura esterna del pozzo e le dotazioni tecnologiche come il sistema di aerazione. In realtà l’opera era andata a rilento a causa di difficoltà incontrate nello scavo: il terreno s’era rivelato di scarsa consistenza e per questo s’era dovuto scendere con le fondamenta fino al doppio della profondità prevista in origine. Se completato, sarebbe stato il bunker italiano con il più alto grado di resistenza dedicato alla protezione di una singola personalità.
Il bunker e il rifugio del Casino Nobile sono già stati aperti al pubblico nel 2006 ma il radon presente nei locali costrinse alla chiusura dopo breve tempo. Il “rifugio-cantina” sotto il laghetto, invece, non è mai stato finora visitabile. Ora lo divengono le tre strutture tutte insieme, dopo una serie d’interventi di bonifica e grazie a un sistema di monitoraggio continuo che rende pienamente sicuro il tour tra stanze e gallerie.
L’apertura del bunker e dei rifugi antiaerei è resa possibile dalla collaborazione tra Roma Capitale (Assessorato Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali) e l’associazione Centro Ricerche Speleo- Archeologiche Sotterranei di Roma. Quest’ultima ha stipulato una convenzione biennale con il Campidoglio (senza oneri per Roma Capitale), ha ripristinato gli ambienti e li ha allestiti con attrezzature originali e materiali filologicamente adeguati. Per rendere agevole la lettura storica dei luoghi, ora nei sotterranei di Villa Torlonia c’è anche una sala multimediale con foto, pannelli e documenti; non pochi di questi vengono mostrati per la prima volta al pubblico, alcuni provengono da archivi esteri.
Venerdì 31 partono le visite: bunker e rifugi di Villa Torlonia si potranno vedere solo accompagnati dalle guide, in gruppi di 15 persone al massimo e su prenotazione. Durata della visita, un’ora. Costo, 7 euro. Su richiesta sono previste visite in lingue straniere – al momento inglese, tedesco, francese, spagnolo, olandese ed ebraico –. Per le scolaresche, forfait di 25 euro a classe (max 30 ragazzi in due gruppi). Per approfondimenti, informazioni e prenotazioni: 347-3811874, bunker@sotterraneidiroma.it, sito www.sotterraneidiroma.it, www.bunkervillatorlonia.it.
Negli ultimi decenni, il panorama del fitness in Italia ha subito una trasformazione significativa, con…
Amalfi è una meravigliosa cittadina situata nel Sud d’Italia in riva al mare. Considerata il…
Nuova nascita nel parco di Città della Domenica a Perugia. "Con grande gioia annunciamo la…
Il mondo della moda è attualmente testimone di una rivoluzione spinta in larga parte dai…
Un obiettivo stagionale minimo per la Juventus. È la Coppa Italia. L'ultimo ostacolo si chiama…