“Sul “Caso San Carlo”, su questa brutta storia fatta di voci carpite e un possibile caso di malasanità occorre fare chiarezza; farla subito e fino in fondo, ad iniziare dalle cose che il “Caporale” di giornata non ha raccontato”. Lo afferma Maurizio Bolognetti, segretario dei Radicali Lucani. “Inquieta, e non poco, il fatto che ad effettuare la registrazione dove si ascolta la voce del cardiochirurgo Michele Cavone sia stato un suo collega, marito di un noto magistrato in servizio presso il Tribunale di Potenza. Non meno inquietante appare il coinvolgimento di personaggi poco limpidi e il singolare ritardo o tempismo con il quale il file audio è stato diffuso. Ho la sgradevole impressione – aggiunge Bolognetti – che qualcuno stia tentando di utilizzare il cadavere di una povera donna come corpo contundente nell’ambito di un regolamento di conti. Questo affermo al netto della necessaria e urgente chiarezza che occorre esigere sulla morte della signora Elisa e della lottizzazione partitocratica che da troppo tempo soffoca i nostri ospedali, non solo quelli lucani”.
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