Roma, Federico Lionelli decapita Oksana Martseniuk, poi viene ucciso dai poliziotti

L’italiano di 35 anni, dopo aver commesso l’efferato delitto, si è scagliato contro gli agenti con un grosso coltello. I poliziotti hanno sparato per fermarlo. Federico Lionelli, figlio di un alto funzionario delle forze armate, è morto dopo essere stato trasportato all’ospedale Sant’Eugenio.

La vittima è Oksana Martseniuk, ucraina, 38 anni, che lavorava come domestica nella villa. Federico Lionelli da due mesi era ospite di una famiglia romana, che era da poco partita per le vacanze. Un agente ha sparato al cuore del trentenne per bloccarlo con l’arma di ordinanza e Lionelli è deceduto poco dopo. L’uomo era vestito da paramilitare e aveva anche il volto coperto con una maschera da giardiniere. Lionelli abitava provvisoriamente nella villetta, aveva parcheggiato l’auto, una Chevrolet cruze grigia, davanti all’ingresso. Per gli investigatoriera pronto a fare a pezzi il cadavere per disfarsene.