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Sangue, 500 mila euro per l’Officina trasfusionale dell’Area Vasta Nord Ovest

La Regione stanzia 500mila euro per la realizzazione dell’Officina trasfusionale per l’Area Vasta Nord Ovest. Il progetto si inserisce nel quadro della riorganizzazione dell’intero sistema trasfusionale della Toscana, attraverso l’accentramento delle fasi di lavorazione del sangue e della produzione degli emocomponenti in un’unica Officina trasfusionale articolata su tre sedi: una per ciascuna Area Vasta. Entro la fine dell’anno verrà deliberato il cronoprogramma relativo alla realizzazione delle altre due sedi. E’ quanto prevede una delibera approvata dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla salute Luigi Marroni. L’obiettivo è quello di adeguare il sistema toscano ai modelli organizzativi europei più innovativi, attraverso la concentrazione delle attività di produzione, trattamento e validazione degli emocomponenti in pochi centri individuati, di norma, su base regionale. “Un obiettivo – ha sottolineato l’assessore regionale alla salute Luigi Marroni – che si inserisce nel più ampio piano di riorganizzazione del sistema sanitario della Toscana che si fonda su qualità, servizi sempre più all’avanguardia ed efficienza”. “Per quanto riguarda poi la realizzazione dell’Officina trasfusionale – ha aggiunto Marroni – un ringraziamento particolare va ai donatori di sangue e alle loro Associazioni, dato il ruolo sempre più importante che la medicina trasfusionale riveste in relazione soprattutto all’invecchiamento della popolazione, che fa prevedere per il futuro un aumento di prestazioni in termini di cure mediche e chirurgiche”. Questi alcuni dati dell’Officina Trasfusionale per l’Area Vasta Nord Ovest:

500.000 euro di investimento 1000 mq di superficie 250 unità di sangue intero da lavorare ogni giorno più di 95.000 donazioni l’anno 28.000 piastrinoaferesi l’anno 65.000 donazioni di sangue intero l’anno Sulla base delle normative di accreditamento europee e nazionali da una parte e del modello trasfusionale toscano dall’altra (raccolta basata sulla massima capillarizzazione territoriale e sul massimo accentramento), si è deciso di procedere ad una profonda riorganizzazione dell’intero sistema regionale con l’obiettivo di conseguire economie di scala uguali a quelle ottenute in esperienze simili in Francia e in Olanda. Il Sistema trasfusionale toscano ha iniziato da alcuni anni un percorso di ottimizzazione che ha portato all’accentramento di varie diagnostiche. In particolare, il processo di accentramento per gli esami di sierologia dei donatori si è concluso nel 2011 e quindi ora è possibile effettuare anche per questa metodica gare uniche su scala regionale.

Redazione

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