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Vicenza, Scuola media Calderari miglioramento sismico

Partono alla Calderari i lavori di miglioramento sismico e di sostituzione delle finestre, e per l’occasione si sono recati oggi in sopralluogo gli assessori alla cura urbana Cristina Balbi e alla formazione Umberto Nicolai.

D’accordo con la direzione scolastica della scuola secondaria di primo grado di via Legione Antonini, infatti, l’amministrazione comunale ha deciso di avviare entrambi i cantieri ora, subito dopo il termine dell’anno scolastico, in modo da non interferire con le lezioni, visto che entrambi si concluderanno nell’arco di un paio di mesi.

“Con questi due interventi investiamo nella Calderari oltre 550 mila euro – ha sottolineato l’assessore Balbi -, ma considerato che l’edificio ha più di mezzo sono ormai necessari per ridare comfort agli alunni e al personale. In linea con gli obiettivi dell’amministrazione comunale e con le richieste della direzione e dei genitori degli alunni, infatti, grazie ai nuovi infissi il passaggio di calore e di rumore sarà ridotto al minimo. Significativa sarà anche la forte riduzione dei consumi energetici con evidenti benefici per il bilancio del Comune”.

“La scuola acquisirà un nuovo look – ha evidenziato Nicolai – perchè come nel mandato precedente anche in questo il nostro scopo è rendere piacevoli e accoglienti gli ambienti scolastici in modo che, assieme all’attività didattica dei docenti, i ragazzi si possano appassionare alla propria scuola”.

Nel dettaglio, per la messa in sicurezza sismica dell’edificio servono 120 mila euro – di cui 50 mila a carico dello Stato – destinati a chiudere il giunto di collegamento dei due blocchi che costituiscono la scuola, a rinforzare alcuni nodi trave-pilastro e a realizzare un intonaco armato sulla muratura degli sbalzi laterali, in corrispondenza dei bagni. Con questi interventi l’indice di rischio sismico passerà da 0,24 a 0,667.

L’altro cantiere invece, per un costo complessivo di 450 mila euro, interesserà i 1.000 metri quadrati di superficie vetrata che caratterizza la cosiddetta “scuola delle finestre”. Spessi appena 3 millimetri e risalenti ai primi anni Sessanta, è facilmente intuibile l’alto grado di deterioramento delle finestre, con notevole dispersione termica e problemi di sicurezza per la rottura di alcuni vetri. I nuovi infissi saranno in alluminio, dotati di vetrocamera e apribili ad anta e ribalta.

I lavori prevedono inoltre la sostituzione dei radiatori e la ritinteggiatura delle aule.

Redazione

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