“Con l’emendamento presentato dal Governo e approvato nelle Commissioni riunite Bilancio e Finanze del Senato, si è evitato di compromettere definitivamente l’equilibrio economico-finanziario delle imprese agricole che hanno investito nel settore delle rinnovabili. Resta il problema che l’emendamento produce effetti solo per l’anno in corso: da ciò la richiesta di Confagricoltura di stabilizzare la norma anche per gli anni futuri”. Lo sottolinea Claudio Cressati, presidente di Confagricoltura Fvg, riguardo ai lavori parlamentari relativi al Decreto legge Irpef che ha introdotto una diversa tassazione sulla produzione di agroenergie.
“Con la nuova formulazione del Decreto – osserva Cressati – la tassazione viene limitata ai corrispettivi relativi alla valorizzazione dell’energia ceduta; ed è confermato il reddito agrario per la produzione di energia corrispondente a una potenza di 200 kW per il fotovoltaico e di 300 kW per il biogas e le biomasse. La modifica introdotta va prevista anche per gli anni successivi, conclude il presidente di Confagricoltura Fvg. Le imprese agroenergetiche hanno necessità di stabilità e di certezze, al fine di assicurare un futuro alle rinnovabili agricole che stanno dando un grande contributo alla diminuzione delle emissioni e, più in generale, alla tutela dell’ambiente”.
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