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Siti Natura 2000, il Consiglio approva i piani di gestione

Il Consiglio Provinciale di Reggio Emilia, nella seduta di giovedì scorso presieduta da Gianluca Chierici, ha approvato le misure specifiche per la conservazione dei ventuno siti Natura 2000 del territorio provinciale, oltre che i piani di gestione di tredici di essi. Le misure approvate non si traducono solamente in regole, ma anche in attività volte alla valorizzazione del patrimonio con interventi attivi, incentivi e programmi didattici per la fruizione e la conoscenza dei diversi siti.

Il provvedimento è passato senza dibattito e con il voto favorevole della sola maggioranza.

Ad illustrarne i contenuti l’assessore provinciale Mirko Tutino: “L’assessorato alla pianificazione ha elaborato, con il supporto di specialisti esterni coordinati dai propri tecnici, questi importanti strumenti di tutela e valorizzazione dei Siti di Interesse Comunitario (SIC) e delle Zone di Protezione Speciale (ZPS) della provincia, che costituiscono Natura 2000, un sistema organizzato di aree destinate alla conservazione della biodiversità presente nel territorio dell’Unione Europea, ed in particolare alla tutela di una serie di habitat e di specie animali e vegetali rari e minacciati. Il progetto è stato finanziato con i fondi della Misura 323 del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2007-2013 della Regione Emilia-Romagna”.

“Sono state recepite le disposizioni regionali in materia – ha proseguito l’assessore Tutino – calandole sulle peculiarità dei singoli siti emerse da studi di dettaglio, svolti da gruppi multidisciplinari, che hanno approfondito il sistema delle conoscenze e individuato le minacce e gli impatti potenziali. Le misure di conservazione e le indicazioni gestionali approvate sono il risultato, oltre che delle proposte dei nostri tecnici e degli specialisti, del percorso di  partecipazione e condivisione che ha accompagnato il lavoro fin dalle prime fasi e che ha visto la partecipazione sia di vari enti (comuni, province limitrofe, regione, consorzio di bonifica, ecc.) che di un’ampia platea di portatori di interesse, come associazioni ambientaliste, agricoltori, cacciatori.”

“Pur nei limiti posti dal rispetto delle leggi sovra ordinate – ha aggiunto l’assessore – questo percorso di ascolto e raccolta di contributi e punti di vista differenti, spesso solo apparentemente contrastanti, ci ha permesso di elaborare misure di tutela e valorizzazione che possono raggiungere più efficacemente l’obiettivo della conservazione del nostro patrimonio naturale”.

Redazione

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