Un paese a raccolta per dire no alla violenza. “Non facciamo dei processi, che invece spettano alla magistratura e al Signore”, ha precisato ai media locali il parroco della cattedrale di San Pietro, Antonio Tamponi, leggendo la lettera del Quarto libro della Genesi. “La città è molto è provata, soffre per due volte – ha detto ancora il parroco – i defunti sono nostri concittadini e le indagini si muovono nel nostro territorio, eventi che ci feriscono due volte”.
Il corteo silenzioso ha attraversato le vie del centro di Tempio Pausania. Presenti anche i genitori di Giulia Zanzani, una delle tre vittime e i compagni di scuola di Pietro Azzena, il ragazzino di 12 anni ucciso con i genitori. “Per ricordare Pietro” hanno scritto gli alunni della prima media, la classe che frequentava Pietro, negli striscioni che hanno aperto la fiaccolata che, nonostante la pioggia, ha richiamato una gran folla.
I funerali della famiglia Azzena dovrebbero essere celebrati domani.
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