L’attività investigativa ha consentito di recuperare, dopo qualche giorno, l’auto che era stata abbandonata lungo via Flaminia all’altezza di Prima Porta e di ricostruire tutta la vicenda. La ragazza è stata identificata anche grazie alle impronte lasciate sui bicchieri di vino e si è scoperto che quella sera aveva agito con la complicità di due coetanei connazionali che l’hanno accompagnata a casa del cliente e poi l’hanno recuperata con il bottino, frutto della rapina. I due complici erano già stati sottoposti a fermo di polizia giudiziaria a metà gennaio scorso dai militari che li avevano rintracciati nel quartiere romano di Tor Bella Monaca, mentre sulla ragazza, resasi irreperibile per tutti questi mesi, pendeva un decreto di fermo emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Tivoli che ha coordinato tutta l’attività di indagine dei Carabinieri.
I militari di Roma Monte Sacro hanno fermato la ragazza per un controllo in via Tiburtina e, consultando la banca dati, si sono accorti che su di lei pendeva il decreto di fermo emesso dalla Procura di Tivoli e l’hanno arrestata. I militari stanno ora verificando se vi siano stati altri episodi simili, attribuibili alla banda.
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