Il cadavere dell’uomo di 61 anni è stato ritrovato nel Po. Alla base del suicidio ci sono motivi economici gravi. Renzo Rasparini, sposato e con due figli, titolare di una piccola azienda di impianti elettrici, era uscito dalla sua abitazione il 6 gennaio scorso senza più fare rientro. Per giorni i soccorritori lo avevano cercato con le unità specializzate, ma l’ultima sua traccia era la testimonianza di un tassista che aveva riferito ai Carabinieri di averlo portato una sera nella zona dell’argine di Po a Piacenza. Poi si erano perse le tracce fino a quando, il 21 febbraio, un pescatore ha notato un cadavere nel Po vicino a Cremona e ha chiamato i militari.
Recuperato dai vigili del fuoco, è stato in seguito riconosciuto dai familiari. Le indagini e gli accertamenti dei Carabinieri di Pontenure avevano fatto emergere come l’uomo si trovasse già da qualche tempo in una forte situazione debitoria verso le banche a causa del suo lavoro.
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