Aeroporto di Crotone. On. Nicodemo Oliverio: Gravissima l’assenza e la colpevole indifferenza della Regione Calabria!

Ognuno addossa all’altro la colpa del fermo dell’aeroporto Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto. Il centrodestra accusa il centrosinistra di mancata collaborazione, il centrosinistra che colpevolizza la Regione di indifferenza nei confronti dello scalo aeroportuale. I Comuni interessati alla ricapitalizzazione dell’azionariato dichiarano di avere fatto quanto gli è stato chiesto. La Confindustria e gli imprenditori promuovono iniziative per sollecitare la ripresa dell’aeroporto, tutto si dice e tutto si muove tranne gli aerei che continuano a non decollare dallo scalo. Ultima polemica all’indirizzo del centrodestra arriva dall’on. del Pd Nicodemo Oliverio che dichiara:

“La Regione Calabria e gli assessori regionali del Centro destra Crotonese  hanno preso in giro i cittadini e gli imprenditori di una vasta area della Calabria e in particolare della provincia di Crotone. Dal 21 ottobre scorso, da quando abbiamo incontrato, grazie all’iniziativa del Presidente della Confindustria dott. Lucente, la vicepresidente Stasi e l’assessore ai Trasporti Fedele, che tra l’altro ci avevano chiesto – e così abbiamo fatto per il bene comune – di soprassedere a polemiche e a iniziative politiche sull’aeroporto,  non si è mosso nulla, nonostante gli impegni assunti e le garanzie date per la ripresa dei voli da e per Crotone.

La situazione dell’aeroporto Pitagora si va facendo sempre più grave e insostenibile: la regione non ha inteso, in nessun modo, ripianare le perdite societarie, che nel frattempo continuano a crescere, cosa che faciliterebbe anche la partecipazione attiva dei comuni, la Società aeroportuale non riesce da ormai sette mesi a pagare gli stipendi dei dipendenti, non si vede nessuna speranza per il futuro dello stesso aeroporto e non ci sono notizie di possibili  e realistiche intese con compagnie private che potrebbero essere interessate a volare da e per Crotone.

Per il momento, e il momento è particolarmente lungo, solo parole, parole, soltanto parole.

Una situazione gravissima che sta mettendo in ginocchio l’economia di una vasta area, con colpi durissimi per il turismo e l’agricoltura.

Dalla Regione, stante la situazione debitoria della società e la sua probabile e imminente messa in liquidazione, nessuna risposta, nemmeno sulla possibilità di mettere in piedi una sola Società di Gestione degli aeroporti calabresi, mentre il Governo nazionale ha  inserito lo scalo di Crotone nel piano strategico degli aeroporti di interesse nazionale.

E, conseguentemente, la Società di gestione, a cui compete la strategia commerciale e il varo di un credibile piano industriale, deve mostrare nei prossimi tre anni la sua credibilità e attitudine a svolgere il suo compito.

Chiediamo alla Regione di decidere subito che cosa intenda fare per rilanciare l’aeroporto di Crotone, ben sapendo che altre piccole province italiane sono riuscite a garantire i loro aeroporti grazie all’intervento delle regioni interessate. E il caso della Regione Piemonte per lo scalo di Cuneo e della Regione Umbria che ultimamente assieme alla Camera di Commercio e ai comuni di Perugia, Assisi e Bastia hanno ripianato i debiti societari e creato le condizioni per far decollare da quello scalo gli aerei e  rilanciare l’economia di quel territorio.

La nostra Regione continua invece ad essere latitante!”