Da aprile a dicembre 2013 a fronte dei 60mila morosi nei confronti di Acquedotto Lucano, almeno 25mila, hanno iniziato a pagare il debito accumulato nei confronti del gestore del servizio idrico integrato. Ad oggi sono stati recuperati circa 10.500,00 dei 33 milioni di euro di scaduto e sono state sospese 213 forniture idriche e fognarie (non domestiche), azione quest’ultima necessaria e prevista dal Regolamento del Servizio Idrico Integrato nei casi in cui tutte le attività di sollecito non siano andate a buon fine. Sono previste ulteriori attività di sollecito nei confronti degli utenti morosi attraverso l’invio di raccomandate, telegrammi e solleciti bonari fino ad arrivare, in caso di mancato pagamento delle somme dovute, alla sospensione di altre forniture. La task force messa in piedi dal presidente Rosa Gentile andrà avanti senza sosta per recuperare i crediti vantati dai morosi e far venire allo scoperto gli abusivi, gli utenti cioè che usano l’acqua per scopi differenti da quelli previsti nel contratto o quelli che, pur non avendo sottoscritto alcun contratto con l’azienda, usufruiscono del servizio.
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