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Firenze, accanimento ideologico di Renzi contro gli ambulanti

Questo l’intervento del capogruppo di Forza Italia Marco Stella. “Quello che è successo è la dimostrazione dell’arroganza di Renzi nell’amministrare la città, il sindaco vive un delirio di onnipotenza credendo di poter far tutto senza dover rendere conto a nessuno. Agli ambulanti di San Lorenzo, tramite le associazioni di categoria, è stato detto che l’amministrazione comunale sposterà in maniera temporanea tutte le attività in piazza San Lorenzo per lavori di rifacimento del manto stradale. Provvedimento che comprende tutte le attività già interessate dai precedenti atti sui quali manca ancora la sentenza definitiva del TAR. Casualmente, la data di spostamento temporaneo coincide con quella più volte annunciata dall’amministrazione nel corso degli ultimi mesi, ovvero il 24 gennaio. Dopo stamani è evidente che esiste un vero accanimento ideologico da parte di Renzi e della sua maggioranza in Consiglio Comunale contro gli ambulanti. Come si può parlare di urgenza per lavori di semplice manutenzione? E come si può spostare 80 attività, guarda caso tutte quelle che vorrebbe spostare Renzi, per rimettere in ordine tre pietre per strada? Credo che questa volta si sia superato il limite di tolleranza anche per le persone civili e di buon senso. Ho sempre auspicato che si arrivasse ad una soluzione il più possibile condivisa tra l’esigenza dell’amministrazione e quella di preservare lo storico mercato di San Lorenzo e i posti di lavoro. Fin dal momento della richiesta da parte dell’Amministrazione di liberare la facciata della basilica di San Lorenzo e la piazza, gli operatori avevano presentato al Comune un progetto di riorganizzazione complessiva della piazza che coinvolge gli ambulanti, che erano disposti nel loro progetto a ridurre la misura di suolo pubblico occupato da ogni singolo esercente, a rivedere la tipologia di merce venduta, a fare il banco architettonico, fino – come chiesto dall’amministrazione – a riorganizzare i banchi per dare la possibilità al bussino di passare da piazza San Lorenzo. Avevo immaginato che il progetto potesse rappresentare un punto di equilibrio tra le diverse esigenze, ma oggi ho perso ogni speranza. Di fronte al muro eretto dall’amministrazione non restano che gesti clamorosi, ecco perché sono pronto anche ad incatenarmi ai banchi di piazza San Lorenzo per cercare di far ragionare l’amministrazione e portare avanti le ragioni degli operatori”.

Redazione

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