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Milano, nuovo contratto di servizio con Amsa

È stato definito, e sarà ufficialmente siglato nei prossimi giorni, il nuovo contratto di servizio tra il Comune di Milano e la società Amsa per gli anni 2014, 2015 e 2016. È il primo messo a punto da questa Amministrazione e prevede rilevanti novità rispetto al precedente.

Il nuovo contratto prevede servizi aggiuntivi per i cittadini e costi identici al 2013 per i prossimi tre anni (286 milioni di euro all’anno).

Così, viene stabilita una maggior frequenza nel passaggio dei mezzi per la vuotatura di cestini e cestoni (600mila in più all’anno rispetto al 2013), insieme alla conferma dell’estensione dell’area di spazzamento (circa 20.000 km in più rispetto al 2012).

Inoltre, la raccolta dell’umido, che entro la fine del 2014 interesserà tutta la città, viene compresa nella quota riconosciuta dal Comune all’Amsa.

Tutto ciò a fronte di un risparmio di 34,3 milioni di euro nei 3 anni (11 milioni nel 2014, 11,6 milioni nel 2015 e 11, 7 milioni nel 2016): minori costi calcolati rispetto al contratto sottoscritto nel 2010 e con efficienze parzialmente anticipate negli scorsi anni.

Un’altra importante novità riguarda il sistema dei controlli e delle penali, a garanzia della qualità dei servizi. Infatti, gli standard minimi che devono essere garantiti in termini quantitativi e qualitativi da Amsa sono la base sulla  quale è possibile calcolare le penali.

Ai servizi viene assegnato un nuovo indice di qualità da raggiungere. Al di sotto di questo il Comune può intimare ad Amsa di raggiungere l’obiettivo in un lasso di tempo definito oppure comminare direttamente una penale. A titolo esemplificativo, se la pulizia di una strada vale 100 e lo standard minimo da raggiungere previsto dal Comune di Milano è del 95% ci sono tre possibilità: servizio eseguito al 100%, servizio compreso tra 95 e 100% (in questo caso è previsto il lasso di tempo per raggiungere il massimo) o non raggiungimento del 95% (applicazione diretta della penale calcolata per ogni punto percentuale in meno al di sotto dell’obiettivo).

Inoltre, per garantire la piena funzionalità di questo processo, è previsto il “controllo documentale unilaterale”: dipendenti comunali appositamente formati effettueranno riscontri periodici a campione. Se le rilevazioni del personale del Comune saranno differenti da quanto riportato dai report di resoconto dell’attività inviati quotidianamente da Amsa (nel precedente contratto tali report erano solamente periodici), il Comune  potrà contestare il disservizio e, una volta accolti i chiarimenti dell’azienda, valutare le eventuali penali da applicare.

Redazione

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