E’ quanto ha deciso il collegio del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presieduto da Orazio Rossi, davanti al quale pende il processo in cui l’ex parlamentare del PdL è imputato per concorso esterno in associazione camorristica.
Nicola Cosentino era ai domiciliari, nella sua abitazione di Caserta, dal 26 luglio scorso, dopo 131 giorni di carcerazione preventiva nell’ambito del processo “Il Principe e la Scheda Ballerina” in cui il politico è imputato per reimpiego di capitali illeciti aggravati dall’aver agevolato il clan dei Casalesi in relazione alla costruzione, mai avvenuta, di un centro commerciale a Casal di Principe.
I giudici hanno accolto l’istanza di revoca della misura agli arresti domiciliari disposta il 22 giugno. Tale provvedimento restrittivo era l’unico rimasto ancora efficace a carico di Cosentino, dopo la revoca dell’ordinanza firmata dal Gip di Napoli Piccirillo decisa dall’altro collegio giudicante (presieduto da Giampaolo Guglielmo) davanti cui pende il processo che vede imputato Nicola Cosentino per il reato di concorso esterno in associazione camorristica.
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