Tutto è iniziato quando Gianni Lerin ha preso un’ascia e l’ha scagliata contro il trattore dell’operaio che lavorava nei campi del vicino che una volta erano di sua proprietà. L’uomo doveva rispettare l’obbligo dei domiciliari per una condanna a giugno comminata dal Tribunale di Rovigo. Per questo i Carabinieri sono andati nella sua abitazione per arrestarlo. L’uomo insieme al fratello e alla dipendente, si è barricato in casa minacciando di far fuoco a tutto. Una notte di trattative, con la presenza di un negoziatore di Verona, non è bastata.
I protagonisti di questa brutta storia sono i fratelli Gianni e Giuseppe Lerin, di 54 e 49 anni, che si sono barricati nella loro casa di Costa di Rovigo insieme a Marika Bovento, 37 anni, una loro dipendente.
I Carabinieri del Gruppo d’intervento speciale hanno fatto irruzione nella casa di Coste di Rovigo e immobilizzato le tre persone, due uomini e una donna, che 33 ore fa si erano asserragliate minacciando di dar fuoco allo stabile.
I Carabinieri hanno sorpreso i tre nel sonno. Due sono finiti nel reparto psichiatrico, mentre Gianni Larin è stato portato in carcere dai militari del Comando provinciale di Rovigo.
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