Inevitabili ripercussioni per migliaia di persone che ruotano intorno all’area vesuviana. In molti sono stati costretti a prendere l’auto per recarsi a Napoli, con conseguente blocco totale del traffico che si concentra in particolare tra Ercolano, Portici, San Giorgio a Cremano. Il tutto per il ritrovamento di un cadavere sui binari che appartiene a Vincenzo Manzi, 55 anni, originario di Teggiano ma residente da anni ad Ercolano, separato e con una figlia ventenne.
Manzi non è un pregiudicato, non ha nulla a che fare con attività illegali e non sembra che avesse problemi tali da far pensare ad un suicidio. Tra i binari, presso la banchina della stazione di Portici via Libertà in direzione sud, ha operato il medico legale, per stabilire l’ora del decesso, e il pubblico ministero Milena Cortigiano a cui spetta il compito di ricostruire l’accaduto. Impresa non semplice per le condizioni del cadavere e perché Manzi è stato travolto da almeno due treni, quindi potrebbe essere stato trascinato per diversi metri.
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