In manette per sequestro di persona e tentativo di estorsione perché ritenuti i mandanti di una “spedizione punitiva” nei confronti di un imprenditore di Modica e di un suo dipendente che nel maggio scorso furono sequestrati e malmenati per convincerli a pagare 8.500 euro per una carotatrice commissionata nel 2002 alla ditta umbra. Un imprenditore di Città di Castello (Pg), Angelo Pauselli, di 51 anni, la moglie Alida Cecconi, di 45 anni, sono stati arrestati. Insieme a loro, posti agli arresti domiciliari, in manette, con la stessa accusa, due persone di Gela, Vincenzo Cannizzo, 34 anni, e Angelo Daniele Faldelli, 47 anni, che avrebbero fatto parte del gruppo di persone che portò a termine la “spedizione punitiva”.
L’imprenditore modicano raccontò agli agenti che i quattro lo avevano messo in contatto telefonico in vivavoce con Pauselli e la moglie e che quest’ultima, alla richiesta di conoscere i motivi dell’aggressione e del sequestro aveva fatto riferimento alla fattura del macchinario. Le vittime aggiunsero che uno degli arrestati avrebbe poi chiesto a Cecconi. “Signora, che facciamo? Noi il lavoro lo abbiamo fatto. O paga lei o pagano loro”.
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