Combattiamoli con il “boicottaggio della tazzina”. E’ l’idea lanciata dal parroco del quartiere Darsena a Viareggio, che dalle colonne dell’ultimo numero del giornalino distribuito ai fedeli ha lanciato un appello semplice quanto efficace. “Il caffe’ o il cappuccino? Prendetelo in quei bar o circoli dove non ci sono videopoker”.
Per invogliare i gestori che tengono nei loro locali slot machine e altre macchinette varie a toglierle, don Lenzi invita tutti a scegliere i bar che non arrotondano i loro incassi con i videopoker che, come si legge nell’articolo-appello, “spesso portano alla rovina di intere famiglie”.
Don Lenzo Lenzi è convinto che forse vale la pena combattere “questa piccola battaglia civile” con le stesse armi di chi vede in certi giochi una fonte di guadagno all’insegna del “tutt’altro che evangelico principio del pecunia non olet. Scegliamo di fare colazione o prendere un caffé in quei locali che non arrotondano le proprie entrate con i videopoker. Magari qualcuno potrebbe decidere di toglierli. E il denaro guadagnato, a quel punto, avrebbe un odore meno sgradevole” .
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