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Biddaspitziosa si racconta in una mostra

Dal 28 settembre al 14 ottobre 2012 gli abitanti di Villaspeciosa mettono in “Mostra” emozioni e ricordi per rivivere e condividere le radici di un paese unico.
Raccontare la propria storia attraverso oggetti vissuti e foto dall’album di famiglia. Riscoprire le emozioni, la gioia, le difficoltà, ma anche la voglia di stare insieme al tempo dei nostri nonni. Dedicarsi un momento in cui condividere con i giovani il passato per comprendere meglio il presente e consolidare le basi per il futuro. Questo è lo spirito con cui gli abitanti di Villaspeciosa decidono di mettersi in “Mostra”.
“Biddaspitziosa si racconta”. Si racconta ai paesi, si racconta alle città, si racconta agli stessi cittadini, a chiunque voglia sentire le sue storie perché i racconti non vadano persi e la memoria storica sia salvaguardata. A cominciare proprio dai più piccoli che, armati di carta, penna e colori, come giornalisti, hanno indagato sugli oggetti del passato ed hanno intervistato i più anziani per scoprire come si viveva, cosa si mangiava, come si giocava quando anche loro erano bambini.
Bambini e nonni, giovani e meno giovani, professionisti ed amatori, tutti al servizio di un paese ricco di emozioni e di passioni che aspettano solo di essere condivise. Un paese che merita rispetto ed amore, adesso come allora. Un paese ancor vivo nei ricordi del cav. Giovanni Battista Musiu che generosamente offre a Villaspeciosa la stessa esperienza, passione ed entusiasmo che gli hanno consentito di fondare i due musei etnografici “Sa Dom’ ‘e Farra” e “Il Ciclo della Vita”. Un uomo che proprio della ricerca del passato ha fatto la sua ragione di vita.
Non di meno sono gli abitanti di Villaspeciosa che scoprono e riscoprono le loro radici in un percorso che da mesi li vede impegnati nel reperimento di testimonianze significative e di supporti per l’allestimento, la comunicazione e la buona riuscita del progetto.
La mostra al Centro Culturale del Parco Comunale San Platano ripropone alcuni “assaggi” della vita dei nonni (la casa, il lavoro nei campi, la scuola, la vita religiosa, i giochi e tanto altro ancora) attraverso foto, oggetti, attrezzi, ma anche testimonianze dei diretti interessati e di studiosi sia dal vivo che mediante videoproiezione. Perfino attraverso gli occhi dei bambini che hanno intervistato i propri nonni e gli anziani della comunità per poi trasmettere le loro emozioni attraverso disegni e ricerche.

E dal Centro si espande in tutto il paese. Al Municipio con foto di Sindaci, testi e documenti d’epoca. E perfino nelle case private ed in alcuni esercizi commerciali generosamente aperti al pubblico dai proprietari che si offrono di raccontare l’essenza di un’epoca.
Redazione

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