Al termine delle ricerche i finanzieri hanno individuato, in una zona impervia un terrazzamento ricavato lungo un costone assai scosceso e ben occultato dalla fitta vegetazione, su cui era stata impiantata una coltura di canapa indiana composta da 22 piante oramai pronte per la raccolta. La coltivazione illegale era irrigata mediante l’ausilio di un artigianale ma assai valido impianto irriguo con il quale, sfruttando la conformazione orografica del terreno, veniva prelevata acqua dalla rete idrica.
Nell’ambito dell’attività è stato segnalato a piede libero un 63enne di Soriano Calabro (Vv) che aveva la disponibilità del terreno coltivato a piantagione. Le sostanze stupefacenti immesse sul mercato avrebbero fruttato 130.000 euro, secondo gli attuali prezzi di vendita al dettaglio di mercato,tra l’altro, assai florido vista la piena stagione turistica.
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