La storia è stata raccontata dal presidente toscano degli invalidi civili, Domenico Ceccotti, che è anche assessore alle politiche sociali della Provincia di Massa Carrara. Il ragazzo, portatore di handicap, traumatizzato già in passato per la morte della madre, è stato privato dell’operatore che lo seguiva al raggiungimento della maggiore età, così come previsto dalla legge. Ma le conseguenze sono state imprevedibili e molto preoccupanti, ha spiegato Ceccotti. “A seguito della decisione di privarlo di quella persona di riferimento – racconta il presidente degli invalidi – il ragazzo ha subito uno choc e in breve ha perso 40 kg. Rimane ore ed ore immobile, rifiutando il cibo. L’alternativa, secondo il protocollo sanitario-sociale, sarebbe l’assegnazione al centro Anffas a cui è stato indirizzato. Un centro dove il ragazzo però rifiuta di andare. A nulla sono valsi gli sos lanciati dalla famiglia sia all’Asl sia al servizio sociale. Sono trascorsi quasi due anni, l’operatore non arriva e il ragazzo regredisce ogni giorno di più”.
Da qui l’invito dell’assessore al sindaco di Massa, Roberto Pucci, perchè convochi con urgenza la conferenza di servizi. Nonostante le ristrette finanziarie, si tratta di “salvare una famiglia”.
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