Gli arresti di oggi sono la prosecuzione dell’operazione “Alba di Scilla” che, il 30 maggio, portò a 12 fermi. Decine, secondo l’accusa, i danneggiamenti effettuati dalla cosca sul territorio per imporre la forza intimidatrice della ‘ndrangheta. L’inchiesta ha potuto contare sulla collaborazione “particolarmente preziosa” di alcuni imprenditori. Questi hanno deciso di non sottostare al giogo mafioso e di denunciare le richieste estorsive. Le denunce di alcuni dipendenti dell’impresa taglieggiata hanno “fornito un apporto rilevante alla definizione dei dettagli” di tutta la vicenda.
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