Nuovo interrogatorio in carcere, lunedì mattina alle ore 10:00, per Giovanni Vantaggiato, l’imprenditore 68enne di Copertino (Le), reo confesso dell’attentato di sabato 19 maggio davanti alla scuola “Morvillo-Falcone” di Brindisi, in cui ha perso la vita la 16enne di Mesagne (Br) Melissa Bassi, ed altre cinque studentesse come lei sono rimaste ferite, una delle quali in modo grave.
Non è escluso che l’uomo, titolare di un deposito per la vendita di gasolio da riscaldamento, voglia chiarire gli interrogativi rimasti in sospeso, a cominciare dalla destinazione delle altre tre bombole con innesco e quindi pronte per esplodere, trovate martedì scorso nel suo oliveto di Copertino.
Al suo legale, Vantaggiato ha spiegato che aveva intenzione di utilizzarle lo stesso giorno della strage a Brindisi, assieme alle altre tre da lui portate davanti alla “Morvillo Falcone” e fatte esplodere. La tesi non ha convinto gli inquirenti, che continuano ad indagare nel passato dell’imprenditore, per appurare se ci sia la sua mano dietro ad alcuni attentati rimasti insoluti.
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