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Avellino, avvenenti dominicane ricevevano per 100 euro a prestazione

A far scattare l’attività investigativa, i residenti del palazzo che hanno notato un continuo via vai di clienti, attirati nei pressi di piazza Castello. Agli inquirenti sono bastate meno di tre ore per monitorare i movimenti davanti l’abitazione segnalata; dalle ore 15:00 alle ore 18:00, carabinieri in borghese hanno registrato i movimenti di cinque clienti che, giunti nella strada alle spalle del teatro, si sono attardati in auto o sul marciapiede in attesa che, telefonicamente, giungesse l’ok per accedere alle stanze del piacere. Pubblicizzandosi su un sito internet specializzato nella ricerca di escort, infatti, coloro che contattavano le due dominicane ricevevano dalle medesime le coordinate, ovvero l’orario approssimativo e la raccomandazione di salire le scale del palazzo solo però dopo una telefonata di preavviso. La conferma è venuta direttamente dai primi quattro clienti che, all’uscita dal portone di colore verde di via Fricchione, sono stati fermati e ascoltati in maniera sommaria dai carabinieri del comando provinciale. Uguale per tutti la tariffa per poter accedere nella casa a luci rosse: 100 euro a prestazione che il cliente di turno versava anticipatamente allorchè varcava la soglia dell’alcova. Ha rispettato alla lettera le indicazioni per l’uso anche il quinto cliente che però s’è ritrovato a passare dal piacere fisico al panico d’essere stato scoperto in una casa di appuntamenti, allorchè i carabinieri hanno bussato alla porta. Per nulla spaventate, invece, le due donne, 42 e 31 anni, entrambe residenti a Livorno che si sono qualificate, facendosi generalizzare senza eccessivi patemi. Nel corso di una successiva perquisizione dell’appartamento (una delle due donne era la locataria), i carabinieri hanno rinvenuto decine di profilattici, il cellulare con cui venivano contattati i clienti e 500 euro, il provento delle cinque prestazioni sessuali effettuate nel pomeriggio. Le ragazze sono state condotte in caserma ed ascoltate in merito alla loro attività, quindi, rilasciate dopo qualche ora, con a carico una denuncia penale per il reato di conduzione ed esercizio di una casa di prostituzione. L’alcova alle spalle del teatro Carlo Gesualdo è stata posta sotto sequestro.

L’operazione ha evidenziato come il fenomeno della prostituzione in casa sia particolarmente diffuso anche in Irpinia. Solo qualche giorno fa la polizia aveva scoperto una cinese di 45 anni che si prostituiva in via Torelli a Mercogliano.

Redazione

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