La crisi economica morde ed anche la criminalità organizzata ci mette del suo a guastare le festività natalizie in Calabria. In particolare Gioia Tauro sembra precipitata in un girone infernale tra assalti a tabaccherie, danneggiamenti ed attentati tra cui ultimo ad un commissario di polizia, arresti per spaccio ed ora un gravissimo fatto di sangue in pieno giorno, in pieno centro ai danni di un operaio del porto, Giuseppe Brandimarte, di 40 anni, dipendente della Medcenter, con precedenti penali anche per associazione mafiosa.
A sparare contro Brandimarte sono state due persone, armate una di pistola e l’altra di fucile. L’operaio è stato ricoverato con prognosi riservata nell’ospedale di Polistena. Presenta gravi lesioni in varie parti del corpo.
Così come a luglio nell’omicidio di Vincenzo Priolo, la mano dei killer è stata efferata ed incurante della luce del giorno. Gioia Tauro è una città terrorizzata da questo Natale di sangue.
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