Vergognoso. Non ci sono altre parole per definire quanto accaduto in Calabria. E’ arrivata infatti la tessera sanitaria ai genitori di Eva Ruscio, così come per Federica Monteleone. Lo ha rivelato Giuseppe Ruscio, padre della ragazza morta nel dicembre del 2007, al termine dell’udienza nel processo bis nei confronti dell’anestesista Francesco Costa.
“Quando succedono episodi di questo tipo – ha detto l’uomo – le parole non servono. Sembra quasi uno scherzo, una presa in giro alla memoria di mia figlia. E tutto ciò non fa che aumentare il senso di rabbia da un lato, e di sconforto dall’altro perché si inizia a comprendere, purtroppo, che determinate cose non cambiano nonostante ci sia già stato un precedente”.
“Comprendiamo bene che si è trattato di un errore del sistema informatico – ha detto la madre di Eva, Giovanna Barone -ma la colpevolezza dell’uomo sta nel fatto di non aver aggiornato la banca dati, specialmente dopo quanto era avvenuto il mese scorso con i genitori di Federica Monteleone. Sarebbe bastato, dopo quell’imbarazzante episodio per la Regione, che si iniziasse una seria attività di verifica che permettesse di escludere dai destinatari della tessera sanitaria, le persone decedute. Anche perché nostra figlia non è morta sei mesi o un anno fa. Sono quattro anni ormai che non c’é più”.
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