Amarezza e rabbia tra i giovani della cooperativa Talità Kum, alla quale nella notte tra venerdi’ e sabato è stato distrutto un uliveto che accudivano da sette anni. Il fatto è avvenuto a Sant’Onofrio, piccolo centro del Vibonese dove la cooperativa, legata al progetto “Policoro” avviato dalla diocesi, coltivava diverse piante di ulivo per la produzione di olio biologico.
Una cooperativa nata diversi anni fa con l’obiettivo di alleviare la disoccupazione in un territorio in cui la ricerca del posto di lavoro diventa un’impresa epica, nonche’ di rendere produttivi i beni confiscati alla mafia.
Tra i promotori dell’iniziativa figurano il parroco di Stefanaconi, don Salvatore Santaguida e quello di San Nicola da Crissa, don Domenico Muscari. Con loro tanti giovani, di Stefanaconi, Sant’Onofrio e San Nicola, desiderosi di contribuire al rilancio economico del Vibonese e a diffondere la cultura della legalità.
Tantissimi gli attestati di solidarietà nei confronti dei responsabili e promotori della cooperativa, cui si associa La Prima Pagina.
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