Potenza, la Regione taglia gli stipendi al personale sanitario

È tempo di ristrettezze economiche, bisogna risparmiare, razionalizzare la spesa. Peccato che dalle tasche dei politici “siano prelevati” solo gli spiccioli. E soprattutto solo in casi proprio indispensabili, mentre per comuni cittadini – come possono essere medici ed infermieri no. L’ultima dimostrazione in questo senso viene da un provvedimento contenuto nel maxi emendamento in materia sanitaria legato all’assestamento di bilancio che deve essere approvato dal Consiglio regionale tra oggi e domani. Non una voce sui tagli ai costi della politica, mentre nel provvedimento è contenuta una norma che dispone una decurtazione del 10 per cento sino al 2012 e del 15 per cento a partire dal 2013, dei salari accessori dei dipendenti pubblici del settore sanitario ossia i medici, infermieri, personale delle Asp e dei centri di assistenza. Conti alla mano si tratta di circa 100 euro in meno in busta paga al mese. Soldi che uniti al blocco del rinnovo del contratto sino al 2018 peseranno non poco sulle buste paga di molti dipendenti. Settemila sono, infatti, gli addetti del sistema sanitario pubblico regionale. Un numero non indifferente, un numero che significa – soldi più soldo meno – un risparmio di 600mila euro l’anno. E se le “mani” sugli stipendi degli addetti del settore sanitario pubblico possono essere messe, è altrettanto vero che ciò non avverrà, invece, per le consulenze e le commissioni di gara e di collaudo per l’approvigionamento degli enti del Servizio sanitario regionale. L’articolo 11 – in materia di contenimento della spese – che «cancellava» i compensi aggiuntivi per coloro che partecipavano a gare e collaudi, è stato ritirato. Insomma, con una mano si taglia e con l’altra si concede. Certo è che sui tagli agli stipendi i sindacati promettono battaglia. «Abbiamo chiesto il ritiro immediato del provvedimento, restando disponibili ad un confronto per discutere di razionalizzazione » tuona Angelo Summa della Cgil. Il provvedimento, però, c’è e sino ad oggi è rimasto là.