Scavavano nelle tombe, sepolture millenarie, sottraendo il prezioso contenuto, per lo più anelli, medaglie, reperti archeologici in ceramica. Le squadre di tombaroli e di ricettatori operavano nelle aree protette pugliesi e lucane, in particolare nelle zone di Castellaneta e Laterza, Metaponto e Montescaglioso. L’organizzazione è stata scoperta dai militari del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio culturale di Bari che hanno individuato e denunciato 47 persone.
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