Si parte. Stamani alle ore 08:00 sono chiamati alle urne 50,4 milioni di italiani che avranno tempo fino a domani alle ore 15:00 per recarsi alle urne e votare sui quattro referendum inerenti: acqua (2 quesiti), nucleare e legittimo impedimento. Oggi come di consueto si voterà fino alle ore 22:00 e domani lunedì 13 dalle ore 07:00 alle ore 15:00. 47.118.784 gli elettori che possono votare in Italia – 22.604.585 maschi e 24.514.199 femmine – distribuiti in 61.601 sezioni. Il corpo elettorale della circoscrizione estero, che si è già espresso, è pari a 3.299.905 elettori. Con questi, gli italiani che possono votare sono circa 50,4 milioni. Perché i referendum siano validi è necessario che votino il 50% più uno degli aventi diritto.

Queste le schede con i relativi quesiti:

Referendum popolare n. 1

Scheda di colore rosso

Modalità e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica: Abrogazione.

Il quesito prevede l’abrogazione di norme che attualmente consentono di affidare la gestione dei servizi pubblici locali a operatori economici privati.

Referendum popolare n. 2

Scheda di colore giallo

Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito: Abrogazione parziale di norme.

Il quesito propone l’abrogazione delle norme che stabiliscono la determinazione della tariffa per l’erogazione dell’acqua, il cui importo prevede attualmente anche la remunerazione del capitale investito dal gestore.

Referendum popolare n. 3

Scheda di colore grigio

Abrogazione dei commi 1 e 8 dell’articolo 5 del dl 31 marzo 2011 n.34, convertito con modificazioni dalla legge 26 maggio 2011, n.75: Abrogazione parziale di norme.

Il quesito propone l’abrogazione delle nuove norme che consentono la produzione  nel territorio nazionale di energia elettrica nucleare.

 

Referendum popolare n. 4

Scheda di colore verde

Abrogazione di norme della legge 7 aprile 2010, n. 51, in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 2011 della Corte Costituzionale.

Il quesito propone l’abrogazione di norme in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 2011 della Corte Costituzionale.

Ciascun elettore ha diritto di esprimere il voto, con la matita copiativa, tracciando un segno sul riquadro corrispondente alla risposta da lui prescelta “SI” o “No”. E’ possibile ritirare, e quindi votare, anche solamente la scheda per uno o per alcuni dei quesiti referendari. Bisogna far attenzione a non sovrapporre le schede al momento del voto perché il segno della matita copiativa può passare sulla scheda sottostante, invalidandola.

Votando Si, il cittadino esprime la volontà di abrogare le norme sottoposte a referendum.

Votando No esprime la volontà di mantenere in vigore le norme sottoposte a referendum. È possibile ritirare, e quindi votare, anche solamente la scheda per uno o per alcuni dei quesiti referendari.

Redazione

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