Pesaro. Sabrina Malipiero è stata uccisa da un marocchino

E’ arrivata la svolta. L’assassino ha confessato. Si tratta di un marocchino ultratrentenne. E’ lui l’assassino di Sabrina Malipiero. L’impiegata di 52 anni è stata uccisa con una coltellata alla gola, nella sua casa in via Pantano a Pesaro. L’uomo, uno della decina di persone su cui si erano focalizzate le indagini nelle ultime ore, è stato sentito contemporaneamente agli altri e ha negato per tutta la notte. Poi il nordafricano domenica mattina ha confessato davanti al pm Silvia Cecchi e agli investigatori della Squadra Mobile pesarese. Per l’assassino si sono aperte le porte del carcere. Gli investigatori sono risaliti all’uomo tramite i contatti telefonici del cellulare della vittima. Il marocchino è già noto alla forze di polizia, in particolare all’antidroga della Questura di Pesaro Urbino, ma non ha condanne a suo carico. Secondo le prime informazioni avrebbe frequentato spesso la casa di Sabrina Malipiero, la donna gli aveva aperto la porta di casa senza problemi. Una volta dentro, un brutale pestaggio e una o due coltellate alla gola, una delle quali ha raggiunto la commessa alla giugulare, provocandone la morte per dissanguamento. L’uomo è poi fuggito con la Daewoo Matiz nera della vittima, trovata ieri sera in un’altra parte della città. Un omicidio per futili motivi, secondo gli inquirenti.