Catania – Fortino. Morti Giorgio Grammatico, Dario Ambiamonte e Giuseppe Longo

Choc a Catania per l’esplosione causata da una fuga di gas di una palazzina in via Garibaldi. Sono 3 le vittime di cui 2 vigili del fuoco, uno catanese e l’altro di Trapani. L’altra vittima è il proprietario della bottega di riparazioni di biciclette che è stato ritrovato carbonizzato.

Altri due vigili del fuoco sono ricoverati all’ospedale Garibaldi in gravissime condizioni. L’esplosione sarebbe avvenuta dall’interno. La zona é stata evacuata. Nessuno per adesso può ritornare a casa.

Catania esplosione

Anche il sindaco Enzo Bianco si è recato sul posto. Messaggio di cordoglio dal Premier Paolo Gentiloni, dal Ministro Marco Minniti, dal Presidente della Regione Nello Musumeci e dal Sindacato dei Vigili del Fuoco.

Esplosione con tre morti

E’ successo nel quartiere “Il fortino” in un’officina per la riparazione di biciclette. Dal palazzo sono arrivate diverse telefonate ai vigili del fuoco, che hanno inviato sul posto una pattuglia composta da cinque persone. Ma subito dopo si è verificata una forte esplosione, che ha coinvolto quattro componenti della squadra.

Nell’esplosione sono morte tre persone. Due sono i vigili del fuoco Giorgio Grammatico e Dario Ambiamonte, ma all’interno della palazzina è stato trovato anche il cadavere carbonizzato di un uomo, Giuseppe Longo. Ci sono altri due vigili del fuoco in ospedale.

È invece illeso ma sotto choc il quinto componente della squadra. I corpi dei due suoi colleghi morti sono stati trasportati all’ospedale Vittorio Emanuele, mentre i due feriti sono ricoverati al Garibaldi, dove sono ricoverati in prognosi riservata. Uno, il più grave dei due, ha riportato un importante trauma polmonare, e sarà ricoverato nella rianimazione diretta da Sergio Pintaudi. Il secondo ha un trauma cranico con la teca avvallata e ferite varie. Potrebbe essere trasferito nel reparto di neurochirurgia.

Drammatiche le prime immagini dal “Fortino”

Il civile morto è l’ultrasettantenne Longo, che viveva nella palazzina e che lavorava come venditore e riparatore di biciclette. L’uomo, che viveva in affitto nel palazzo, aveva sia la casa che il negozio all’interno dell’edificio. Sarebbe stato anche lui a chiamare i vigili del fuoco perché intervenissero. Un’inchiesta è stata aperta dalla procura di Catania. Leggi anche Tre morti a Catania. Le precisazioni dei Vigili del Fuoco.