Gli assassini di Alessandro Neri potrebbero avere legami con il Venezuela?

Potrebbe esserci un giallo internazionale dietro l’omicidio di Alessandro Neri. Il ragazzo di Spoltore apparteneva alla Pescara-bene. Era un gran lavoratore. Insieme alla madre e al nonno operava nella nota azienda vitivinicola Il Feuduccio di Orsogna. Tutti lo volevano bene per la sua generosità e la sua lealtà. Chi l’ha ucciso e perchè? Non si può escludere al momento neanche la pista estera. Gli inquirenti guardano anche al Venezuela.

La vittima, infatti, fa parte di una famiglia di noti imprenditori vinicoli. Insieme ai tre fratelli lavorava nel feudo di Santa Maria d’Orni di proprietà del nonno materno Gaetano Lamaletto, tornato in Abruzzo a produrre vini di alta qualità. L’imprenditore era stato per oltre 4 decenni come emigrante in Venezuela. La cantina di famiglia su cinque livelli con 50 ettari di vigneti quasi tutti di Montepulciano, è molto nota.

La mamma non si dà pace

Sono stati i cani molecolari a ritrovare il corpo di Alessandro Neri. La madre Laura Lamaletto su Facebook ha scritto. “Ale ti hanno ucciso, Ale con un colpo di pistola… A chi lo ha premuto il grilletto domando: hai una mamma?”. Poi ha ‘urlato’ sui social il suo dolore. “Non siate tristi per la morte di mio figlio. Aiutatemi a trovare l’assassino”. “Maledetto killer, non avrai scampo, è cominciata la caccia”.

Sulla sponda di quel torrente a Pescara lo avrebbero portato i suoi assassini. Neri è stato trovato seduto, con le gambe in acqua, il cappuccio della felpa sulla testa. Ucciso con un colpo di pistola al torace. Questo il primo responso del medico legale Cristian D’Ovidio.

Omicidio senza un perchè

E’ un giallo con tante variabili, dall’auto in centro a Pescara alle ultime frequentazioni sino all’ora e al luogo esatto dalla morte. I possibili rapporti con il Venezuela potrebbero essere alla base del delitto? I Carabinieri non escludono alcuna pista. Elementi utili alle indagini arriveranno dai rilievi del Ris di Roma alla ricerca di ogni traccia utile per ricostruire la scena del delitto e gli ultimi movimenti a bordo della Fiat 500 rossa con la quale il giovane si era allontanato lunedì scorso dalla sua abitazione di via Londra a Spoltore, dove abitava con la sua famiglia.

L’auto è stata trovata mercoledì parcheggiata in centro a Pescara, a 6 km di distanza dal luogo in cui è stato trovato il corpo senza vita di Alessandro. Alcune telecamere della zona pare non fossero funzionanti. Qualche immagine ci sarebbe. Qualche frame o traccia sul luogo del delitto potrebbe portare all’arresto dell’assassino.