Olbia. Dimitri Fricano non è più piantonato dai carabinieri

E’ stato ascoltato Dimitri Fricano, il compagno di Erika Preti, la giovane di Pralungo uccisa domenica a San Teodoro. Il trentenne è ancora ricoverato in ospedale al Giovanni Paolo II di Olbia, ma non è più piantonato dai Carabinieri su disposizione del procuratore capo di Nuoro Andrea Garau, che lo ha interrogato per ore.

Assistito dall’avvocato del foro di Tempio Pausania, Roberto Onida, il ventenne ha confermato al magistrato la versione esposta subito dopo la morte della compagna. Fricano ha ribadito di aver subito un’aggressione, ma non riesce a specificare da parte di quante persone. “Racconta di essere stato colpito violentemente al capo e infatti ha un grande ematoma sopra l’occhio destro”, ha dichiarato l’avvocato difensore. “È sedato perché ha fortissimi dolori” ha specificato.

Fricano e Preti

Fricano: le sue condizioni non sono gravi

Il ragazzo dovrà rimanere qualche giorno in ospedale sotto osservazione. Dopo il l’omicidio, era uscito dalla villetta di Lu Fraili chiedendo aiuto. È stato soccorso da una coppia di turisti francesi, poi ai Carabinieri di San Teodoro ha raccontato di aver subito un’aggressione.

L’attività degli inquirenti rimane a tutto campo, senza tralasciare anche l’ipotesi di una lite tra la coppia finita nel sangue. Il corpo di Erika Preti è stato trasferito nell’istituto di medicina legale di Nuoro a disposizione del magistrato che oggi conferirà l’incarico al medico legale Vindice Mingioni per l’autopsia.

L’arma del delitto, ritrovata nella villetta, è un coltello da cucina, sotto esame del Ris.