Quali sono le tipologie di cavi in acciaio più usate?

Le funi e i cavi in acciaio sono prodotti piuttosto versatili che trovano impiego in molti contesti differenti, nel settore industriale e non solo. La versatilità di utilizzo si riflette in una notevole diversificazione di prodotto, con cavi in acciaio differenti adatti ad applicazioni specifiche. Abbiamo approfondito il settore con Santini Funi, un produttore di cavi in acciaio che esporta in tutto il mondo da più di venti anni. Le principali distinzioni tra cavi di acciaio riguardano due parametri: la struttura e i materiali impiegati. Iniziamo da una panoramica sulla struttura generale di una fune in acciaio per comprendere meglio il primo punto.

La struttura di un cavo d’acciaio

La struttura base di un cavo o di una fune prevede un’anima centrale attorno a cui è intrecciata una serie di trefoli. I trefoli sono gruppi ordinati di singoli fili in acciaio, intrecciati a spirale in strutture più o meno complesse di forma esagonale. In ordine gerarchico, troviamo dunque i singoli fili attorcigliati in trefoli, e quindi i trefoli attorcigliati a loro volta attorno all’anima centrale, formando il cavo vero e proprio. L’anima può essere realizzata in materiale tessile, in metallo, o composta a sua volta da trefoli. Questa struttura è ben visibile nella figura sottostante: La struttura di un cavo in acciaio influenza tre delle sue caratteristiche principali: resistenza, flessibilità e capacità di torsione. In generale, un cavo con molti trefoli e fili singoli è meno resistente ma più flessibile, mentre la capacità di torsione deriva dal fatto che i fili siano intrecciati nello stesso senso di avvolgimento. Nelle funi antigiro, ovvero con bassa capacitò di torsione, i fili hanno direzioni di avvolgimento diverse. La resistenza è anche influenzata dallo spessore del cavo.

I materiali di un cavo d’acciaio

Per quanto riguarda i materiali di una fune in acciaio, troviamo tre tipologie principali:

  • Acciaio liscio: ovvero acciaio puro senza rivestimenti. Le funi lisce sono spesso trattate con un semplice strato di grasso che ne facilita lo scorrimento. Questa tipologia è la più resistente a livello meccanico. Per questo motivo sono per lo più impiegate nel sollevamento di carichi e nell’ascensoristica. Cavi più sottili sono usati invece come elementi di trasmissione meccanica.
  • Acciaio zincato: si tratta di cavi in acciaio puro ricoperto da una placcatura di zinco. Hanno la stessa resistenza meccanica delle funi in acciaio liscio, ma la copertura in zinco aggiunge anche una buona resistenza alla ruggine e alla corrosione. Sono usate per applicazioni di sollevamento e trazione all’aperto o nelle reti paramassi.
  • Acciaio inox: i cavi in acciaio inox sono realizzati con leghe metalliche che includono, oltre all’acciaio, anche altri materiali come nichel, cromo e molibdeno. Queste funi hanno una resistenza meccanica leggermente inferiore rispetto alle due tipologie precedenti, ma sono le migliori contro ruggine e corrosione. Per questo motivo sono utilizzate nel settore nautico e in quello architettonico, oltre che nelle linee vita per la sicurezza di lavori in quota.

Esistono anche cavi d’acciaio ricoperti in materiale plastico, utilizzati soprattutto nel settore automotive quando sia necessario avere funi che scorrano in modo fluido. Con quest’ultimo caso abbiamo coperto tutte le tipologie più comuni di prodotto, oltre ai principali settori di utilizzo, e possiamo considerare conclusa la nostra panoramica generale.