L’utilizzo dei nastri trasportatori nell’industria mineraria

L’industria mineraria ed estrattiva è ancora, probabilmente, una delle più pesanti; per la natura stessa del lavoro che viene svolto, è necessario poter trasportare rapidamente grandi quantità di materiali molto pesanti, senza interruzioni o rallentamenti. Questo, ovviamente, richiede non soltanto l’utilizzo di nastri trasportatori per automatizzare la procedura, ma anche l’implementazione di modelli particolari che possano sostenere i carichi tipici di questa applicazione. nastri trasportatoriPer scoprire quali siano attualmente sul mercato i nastri trasportatori più adatti per essere installati e utilizzati nell’ambito dell’industria mineraria, abbiamo rivolto le nostre domande allo staff dell’ufficio progettazione di un’azienda di riferimento nel settore, Larioreti Sas, specializzata nella produzione su misura di nastri trasportatori industriali. Ecco, riassunto in breve, quanto ci è stato spiegato. Quali caratteristiche si richiedono ad un nastro trasportatore per l’industria mineraria? Il problema fondamentale nelle applicazioni per l’industria mineraria è sicuramente quello del peso del materiale da trasportare: si tratta di rocce, spesso di volume non indifferente. Dovendo gestire, spesso a ciclo continuo, il trasporto di tali masse di materiale, il nastro deve necessariamente avere una robustezza molto elevata, il che rende quasi inevitabile ricorrere all’acciaio inox per l’intera costruzione. Le caratteristiche meccaniche dell’inossidabile, infatti, lo rendono assolutamente affidabile sia per quanto riguarda i pesi da trasportare che per quanto riguarda gli ambienti, spesso umidi e potenzialmente ossidanti, nei quali il nastro andrà poi ad operare una volta installato. Ci sono problematiche particolari in queste applicazioni dei nastri trasportatori, oltre al peso? Sicuramente esiste una problematica assolutamente caratteristica del settore minerario, e difficilmente aggirabile: si tratta dell’assoluta irregolarità dei pezzi trasportati. A differenza di pressoché tutte le industrie produttive, infatti, dove i pezzi sono simili se non identici, qui la dimensione e soprattutto la forma dei blocchi di minerale è casuale, e dipende da come si sono spezzati; questo può compromettere la velocità di trasporto, dato che a velocità eccessive esiste il rischio che alcuni dei pezzi convogliati rotolino e cadano, andando sprecati, e quindi va a danneggiare la produttività dell’intero impianto. Fortunatamente, la soluzione esiste: si tratta dell’implementazione, lungo il nastro, di facchini e spondine metalliche. I primi, posti trasversalmente ad intervalli regolari, permettono ai pezzi di non cadere anche quando debbono superare dei dislivelli, mentre le seconde assicurano che il minerale non rotoli fuori dal nastro, finendo sprecato.

Ci sono altre caratteristiche utili da considerare per i nastri trasportatori nel campo minerario?

Una soluzione spesso trascurata, e che invece ha ricadute molto interessanti per l’industria, è quella della selezione accurata della maglia metallica del nastro stesso. Se infatti si calibra in maniera intelligente la larghezza della maglia stessa, tenendo conto del comportamento del minerale trasportato, è possibile far sì che la polvere e i pezzi troppo sfaldati per essere utili passino attraverso le maglie stesse, venendo eliminati. Questo permette di movimentare soltanto i minerali utili, ottimizzando sia i consumi che i tempi di lavorazione senza costi aggiuntivi.