Roma, Teatro Vittoria: Elettra

Dal 18 al 28 maggio 2017 andrà in scena Elettra, lo spettacolo vincitore della ottava edizione della rassegna  “SALVIAMO I TALENTI – Premio Attilio Corsini”, iniziativa nata per promuovere progetti teatrali di grande qualità i cui protagonisti sono giovani registi e giovani attori, per aumentare le opportunità per la creatività emergente, costruendo una vetrina per i nuovi talenti ancora sconosciuti. Lo spettacolo, prodotto da Attori & Tecnici ed inserito nel cartellone 2017/2018 del Teatro Vittoria, narra la storia di Elettra, che appartiene al mito. Sfugge al tempo e allo spazio, attraversa indenne i millenni e giunge con forza immutata ai nostri petti, alle nostre orecchie, ai nostri occhi. “Pugno nello stomaco, lama che affonda, Hugo von Hofmannsthal la racchiude nel breve tempo di un atto: quasi una travolgente successione di inquadrature cinematografiche, un “thriller dell’anima” dal ritmo incalzante e forsennato. Figlia di amatissimo padre, l’eroe della guerra di Troia Agamennone, Elettra vive per vendicarne l’assassinio, ad opera della madre Clitennestra e dell’amante di lei Egisto. Nella casa degli usurpatori si aggira come cagna selvatica, occhi bassi e lingua affilata; giorno dopo giorno veglia instancabile sul luogo dove il padre è caduto sotto la scure, ancora caldo del suo sangue. Nessuno riesce a strappare Elettra al dolore muto e forsennato. Non la giovanissima sorella Crisotemi, che altro non vorrebbe che dimenticare ed essere felice, diventare moglie, magari madre; non la tormentata Clitennestra, che pur vedendo vivo e presente il fantasma del marito negli occhi della figlia, proprio da lei cerca conforto e riparo da una vita d’angoscia e di paura. A turbare i sonni della regina è il ritorno di Oreste, il figlio allontanato da palazzo in giovane età: un sogno le ha predetto che cadrà per mano sua. Ed è proprio in un sogno, un doppio sogno, che sembra compiersi fatale la vendetta dei figli di Agamennone; un copione già scritto si dipana al passo cadenzato di un esercito di fantasmi/burattini, anime in pena e “in cerca d’autore”. Nel dramma di Hoffmanstal si rintana un’ambiguità del tutto contemporanea; in questo bilico tra verità della carne e inganno della mente, degno di un film di David Lynch, Elettra continua a scuoterci, ed ammaliarci.”  Giuliano Scarpinato.