Beve l’aranciata muore Stefano Amadori idraulico di San Clemente

Stefano AmadoriSi indaga per avvelenamento di sostanze alimentari. E’ il primo passo della Procura di Rimini per risolvere il giallo della morte di Stefano Amadori. L’idraulico di San Clemente è deceduto dopo avere bevuto un’aranciata.

L’uomo di 54 anni è morto per avere ingerito un potente acido corrosivo che gli ha bruciato gli organi, in attesa degli esiti delle analisi su quello che è rimasto nella bottiglia. La moglie ha confermato di avere comprato l’aranciata lunedì scorso in un supermercato. Mentre era ancora lucido il marito le ha detto che l’aveva bevuta e si era sentito male.

Gli investigatori hanno sequestrato l’intero lotto da cui proviene la bibita, una trentina di bottiglie da un litro il cui contenuto verrà analizzato. Così come tutti i liquidi sequestrati dai militari in casa della famiglia. Il ritiro della partita di aranciata e l’intervento del Nas è stato un atto proprio per escludere l’ipotesi di contaminazione delle bevande in vendita. Non ci sarebbe nessun allarme sulle aranciate in vendita a Rimini.

L’idraulico avrebbe ingerito una tale quantità e in una tale concentrazione di sostanza corrosiva, non diluita quindi, che potrebbe far pensare ad un gesto volontario. E’ però solo una delle ipotesi. Sarà la relazione del medico legale a stabilire la cause della morte.