Ritorno degli Jarabe De Palo con il tour, il nuovo album “50 Palos” e un libro dallo stesso titolo

Milano. “Dopo aver scoperto di avere un cancro al colon, sono stato tre mesi senza andare in montagna a sciare: sono ritornato alla vita solo dopo l’operazione. La foto di copertina di questa antologia e del libro è proprio di quel periodo”. Lo ha detto Pau Donés alla presentazione del nuovo album “50 Palos” degli Jarabe De Palo, di cui è leader indiscusso, e del libro autobiografico dallo stesso titolo. “Il cancro si vive in modo diverso, quando ce l’hai e quando non ce l’hai – ha ammesso – Passo 5 minuti al giorno a parlare con la mia malattia e dopo ho finito; la malattia non mmi ha insegnato niente: è una infermità pericolosa che non mi piace”. “L’album, doppio, contiene 21 canzoni reinterpretate in una nuova veste – ha fatto notare – Non solo piano, tastiere, violoncello e voce, con una canzone nuova, una canzone d’amore per la vita che ho scritto per la prima volta”. La canzone si intitola “Fumo” in duetto con Kekko Silvestre dei Modà. “Kekko l’ho conosciuto per la canzone “Come un pittore”, per me una delle sue canzoni più belle – ha osservato – Poi siamo diventati grandi amici e ho scoperto la sua storia è esattamente come la mia, la mia band come la sua. Le cose non saranno mai più come prima: la musica rimarrà il focus principale, ma lavoreremo diversamente. Un pezzo come questo non poteva rimanere non scritto, e non poteva neanche aspettare di essere inserito nel nuovo album. È una nuova canzone, ma dopotutto resta pur sempre una canzone degli Jarabe de Palo. E se è di compleanni che si parla, “Fumo” è un regalo”. “50 Palos” è un disco di duetti, amicizie, viaggi. “Jovanotti è stato il primo artista che ho conosciuto e la gente diceva che eravamo fratelli – ha raccontato – Dopo ho conosciuto Noemi, Francesco Renga: siamo prima di tutto amici e si sente nelle canzoni. Con Noemi è stata una collaborazione stupenda e spettacolare, sia per la voce che per il feeling, Renga ha qualità e come cantante è favoloso, un vero professionista, con una voce bellissima, dolce e potentissima: è, come diciamo noi in Spagna, un ‘crack’, un ‘master’, un numero 1. Volevo registrare questi brani in italiano per condividere le mie canzoni con un popolo che amo”. “50 Palos” è anche il titolo dell’autobiografia che in Italia ha pubblicato DeAgostini. “Io non volevo scrivere un libro e non c’è un particolare motivo perché lo abbia fatto – ha precisato – Sono 50 piccole storie, piccoli capitoli perché con libro puoi scrivere molto, sull’amicizia, sul successo, sulla vita, sulla morte: parlo della morte della mia mamma, ma è anche divertente”. Pau Donés sarà in tournèe in Italia con gli Jarabe De Palo, il 14 luglio all’Arena Flegrea di Napoli, il 20 all’Auditorium Parco della Musica di Roma, il 15 settembre al Cous cous Fest di San Vito Lo Capo di Trapani. “É il tour per celebrare i 20 anni della band, emozionante e intenso – ha anticipato – Ci sarà molto spazio acustico con pianoforte, percussioni, violoncello e contrabasso ma anche latin rock, accompagnando la musica con immagini create appositamente per ogni canzone per ricreare l’ambientazione e l’atmosfera che volevamo trasmettere quando le abbiamo scritte“. Il futuro non è un problema per Pau Donés. “Il futuro non esiste e spero da qui a 20 anni di essere ancora vivo e non penso alla morte e non ho paura di essa – ha affermato – Anche della vita non ho paura poiché per me è urgente per decidere con oculatezza: vivo il presente perché il domani non sappiamo come sarà, sono realista, è un regalo che vivo intensamente, stando alla casa con mia moglie, mia figlia, un bicchiere di vino e a guardare la tv”.