Scoperti i furbetti del cartellino all’Asp di Cosenza e in Comune a San Vincenzo

L’assenteismo dilaga in tutta Italia. A Cosenza sono stati scoperti dei furbetti del cartellino sia all’Asp che in Comune a San Vincenzo la Costa.

Ufficialmente erano in servizio per assistere i malati terminali e invalidi ma in realtà si trovavano al bar, in ristoranti, da amici e parenti. Nei guai un medico e tre infermieri del Servizio cure domiciliari integrate dell’Asp di Cosenza. A loro i Finanzieri hanno notificato una misura interdittiva della sospensione dall’attività per 1 anno emessa dal gip nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Cosenza contro l’assenteismo.

Il medico dell’Asp, secondo gli inquirenti, incaricato di effettuare visite domiciliari, dopo aver timbrato la mattina presto, si recava da parenti e rientrava in ufficio dopo alcune ore. Gli infermieri, che dovevano effettuare terapie domiciliari a malati terminali, si scambiavano i tesserini che venivano timbrati da uno solo di loro per far risultare presenti anche gli altri. In entrata e in uscita, gli impiegati “fingevano” di timbrare il proprio tesserino, digitando solo alcuni numeri, per dare l’impressione ai colleghi di aver ottemperato all’obbligo di marcatura.

Guardia di Finanza

Assenteisti in Comune

L’operazione anti furbetti ha riguardato anche 16 dipendenti comunali di San Vincenzo la Costa a 8 dei quali il Gip ha imposto l’obbligo di presentarsi tutti i giorni lavorativi, per due volte al giorno, alle forze di polizia. I comportamenti dei dipendenti pubblici sono stati accertati dalla Gdf di Cosenza mediante videoregistrazioni con microtelecamere poste nei locali adibiti a timbratura e con pedinamenti ed osservazioni.

I furbetti del cartellino sono accusati di aver attestato falsamente la presenza in sede quando si assentavano per svariati motivi.