Chissà come andrà a finire

Papa Francesco „Francesco d’Assisi ci dice: lavorate per edificare la pace! Ma non vi è vera pace senza verità! Non vi può essere pace vera se ciascuno è la misura di se stesso, se ciascuno può rivendicare sempre e solo il proprio diritto, senza curarsi allo stesso tempo del bene degli altri, di tutti, a partire dalla natura che accomuna ogni essere umano su questa terra.“ Alle quattro del mattino ancora con la testa alle ultime notizie notturne dal mondo, a fatica cerco di farmi il primo caffè; non è stata una nottata tranquilla assoggettata da pensieri catastrofici impressi nella memoria. Da troppo tempo questa umanità forse stanca di troppa “ pace “ si è incanalata in una spirale pericolosa dalla quale sembra non volerne uscire o non poterne uscire. Sono tutti lì con una grande voglia di mostrare i muscoli, da una parte un Medio Oriente in fiamme, un Califfato che vuole a tutti i costi scatenare una guerra di religione tra Oriente e Occidente e c’è un’Africa da cui si scappa dalla fame e dalle persecuzioni. Mentre c’è un’Europa che pur essendo arroccata ai problemi finanziari è coinvolta pure in cose in cui non avrebbe dovuto neanche avvicinarsi e ora sotto minaccia di una guerra fuori confini portata in casa da gente non integrata o più o meno integrata, o di terza generazione che commette massacri in nome di chissà quale Dio. Delinquenti o sanguinari che sono partiti per combattere e uccidere e che sono rientrati indisturbati a casa propria, questi “ dormienti” che imprevedibilmente possono riarmarsi e uccidere o semplicemente farsi esplodere in qualche luogo affollato o alla guida di un mezzo pesante seminare morte in una via di una qualsiasi città. Ma se sai e riconosci che sono partiti perché lasciarli rientrare liberamente a casa senza prendere alcuna misura preventiva? Perché non tenerli in un luogo sotto stretta sorveglianza? Una bella domanda. Si lanciano missili come fossero stecche di cioccolato. Si fanno attacchi con armi chimiche e chi se ne frega. La Russia di Putin dice a Trump ( l’uomo che ci porterà dritti dritti al terzo conflitto mondiale) che non avrebbe dovuto lanciare quei 59 missili…. E che ora le cose tra le due super potenze sono cambiate, ventilando pure di tornare alla vecchia guerra fredda. Trump gli risponde picche e da buon sceriffo texano ha spedito una portaerei davanti alla Corea del Nord un paese super militarizzato …. In cui c’è un altro pazzo scatenato che si diverte a lanciare missili! A guardare bene bene le cose, non c’è da stare tanto tranquilli, ogni giorno e in qualsiasi parte del mondo ci sono degli innocenti che muoiono a causa di altre cose più grandi per non chiamarli problemi. Non esiste più un luogo sicuro da nessuna parte ed è inutile raccontarci bubbole o come direbbe un siciliano “ minchiate” è solo l’incoscienza a farci prendere un aereo o una nave per spostarci da una parte all’altra di questa terra sottosopra. Questa incoscienza ci viene spacciata per “ guai lasciarsi prendere dal panico o dalla paura” con la coscienza dubbiosa che magari in volo un semplice tablet è diventato un’arma e si continua a volare …. Non è allarmismo, ma certamente una presa di coscienza. Certo che non si possa negare che questa “ umanità “ tutta pare sia imbarcata su un Titanic che tra musica e divertimenti scivola silenziosa verso una catastrofe da cui pochi pochi riuscirebbero a salvarsi e questo non è un film ma una possibilità che a prescindere i mercati azionari, le distanze, le bandiere e gli inni, confini diversi, vicini e lontani potrebbe coinvolgere tutti. Ma non è neanche un bel vivere se c’è la paura latente e sommersa che magari sopra un autobus la signora velata e imbavagliata tira fuori un’arma e compie una carneficina, ecco questa è la sicurezza!, loro… ma non la nostra, perché ormai ce li abbiamo in casa ed è con loro che dobbiamo fare dolenti o volenti i conti, questa è la realtà o la situazione in cui certi governi ci hanno cacciato, uccidendo con un pretesto qualsiasi, come quello di portare la democrazia ( mi vien da piangere) un Saddam Hussein, Gheddafi….. capaci di tenere a bada e sotto controllo certi estremismi con cui oggi purtroppo stiamo tutti facendo i conti. Nota: Ṣaddām Ḥusayn ʿAbd al-Majīd al-Tikrītī è stato un politico iracheno, leader assoluto dell’Iraq in un regime considerato dittatoriale dal 1979 al 2003, quando fu destituito durante la seconda guerra del Golfo in seguito all’invasione anglo-americana. La profezia del colonnello: “Attaccheranno l’Europa” Quando Gheddafi disse a Blair: “Se cade il mio regime, il Paese cadrà nelle mani dei jihadisti”