Venerdì 31 marzo esce l’album “Il secondo cuore” di Paola Turci che dice “La musica è l’unico centro nevralgico della mia esistenza”

Milano. “Canto per la prima volta in romanesco: prendo spunto da donne autentiche, forti e veraci come Anna Magnani e Chavela Vargas, ma anche da quelle che hanno segnato la mia vita, quali mia madre e mia nonna”. Lo ha detto Paola Turci a proposito di “Ma dimme te”, la canzone che ha dato il la al nuovo album “Il secondo cuore” in uscita venerdì 30 marzo. “Questo nuovo progetto discografico rispecchia appieno un momento molto bello della mia vita – ha osservato – I movimenti su cui fanno leva le undici tracce risiedono in due immagini precise: uscita dal limbo e acquisizione di consapevolezza di sé”. Qual è “Il secondo cuore” di cui parla Paola Turci ? “È la musica, unico centro nevralgico della mia esistenza – ha precisato – Una serie di fortunati incastri e magiche coincidenze ha caratterizzato la lavorazione di quello che definisco il disco che non ho mai fatto e che rappresenta il frutto della realizzazione di me stessa. Un lavoro ispirato, felice, pieno di incontri e di scambi umani, prima ancora che artistici. Faccio pace con la parte più inquieta di me che si lascia finalmente andare e lo faccio cantando e sorprendendomi, in prima persona, di un rinnovato incanto dalla contagiosità inarrestabile”. Questo album arriva dopo la partecipazione sanremese con “Fatti bella per te”. “Il brano è incentrato sulla forza d’animo che solo le donne che soffrono riescono ad avere – ha ammesso – Sapersi mettere in discussione significa riuscire ad inquadrare le cose veramente importanti per cominciare a stare bene innanzitutto con se stesse”. Paola Turci sta attraversando un momento particolare come donna. “A Sanremo avrei voluto slacciarmi la giacca e restare senza niente – ha accennato – L’erotismo è donna, tengo solo lontane le etichette. L’amore ha deviato, cambiato indirizzo. Quella passione, quella trepidazione che sentivo per un uomo, ora si rivolge ad altre persone: le mie nipoti, gli amici sempre più definiti, che resistono nel tempo. Non c’è compagno che sia durato così a lungo. Io un bambino l’ho desiderato una volta sola fra i 30 e i 36 anni: ero innamorata. Ma lui ne aveva già uno, e non si è fidato di me. Oggi ringrazio il cielo”. Paola Turci incontra Paolo Fresu l’11 aprile  sul palco del Teatro Manzoni a Bologna, a favore della Fondazione Francesca Rava NPH Italia in una serata in aiuto ai bambini del Centro Italia colpiti dal terremoto e ai bambini di Haiti colpiti dall’uragano Matthew: due grandi emergenze che vedono la Fondazione in prima linea per portare aiuti e per le quali i due artisti hanno deciso di mettere a disposizione il loro talento. Paola Turci sarà impegnata nel tour firmacopie il 31 marzo da Roma alla Feltrinelli (via Appia Nuova 427, h. 18.00), 1 aprile alla Feltrinelli Red di Firenze (piazza della Repubblica, h. 17.00), 2 Mondadori di Bologna (via Massimo D’Azeglio 34,a, h. 18.00), 3 Mondadori di Torino (via Monte di Pietà 2 ang. Via Roma, h. 18.00), 4 Feltrinelli di Milano (piazza Piemonte 2, h. 18.30), 5 Feltrinelli di Napoli (piazza dei Martiri, h. 18.00), 6 Feltrinelli di Bari (via Melo 119, h. 18.30), 7 Mondadori di Palermo (via Ruggero Settimo 16, h. 18.00). Il 6 maggio parte dal Teatro Comunale di Todi il nuovo tour che prosegue il  9 all’Auditorium Parco della Musica di Roma, 16 Teatro Dell’Aquila di Fermo, 17 Auditorium Santa Chiara di Trento, 22 Auditorium La Verdi, Fondazione Cariplo di Milano, 23 Teatro Valli di Reggio Emilia, 24 Teatro Comunale di Vicenza, 2 luglio Festival d’Estate alla Piazzetta Reale di Torino e 11 agosto Teatro La Versiliana di Marina di Pietrasanta (LU).