Economia mondiale in fermento, positivi i segnali dagli Stati Uniti

L’economia mondiale è collegata oggi più che mai alla locomotiva USA. L’azione dell’amministrazione Trump inizia a sortire i suoi effetti. L’indice dei prezzi di produzione su base mese, che nella rilevazione di gennaio era salito dello 0,6%, adesso segna un +0,3% in base ai dati di febbraio. Gli esperti avevano stimato un incremento dello 0,1%. L’IPP annuo, aumentato ad inizio 2017 dell’1,6%, nel secondo mese tocca il +2,2% a fronte di un aumento stimato di 2 punti percentuali. L’indice relativo ai prezzi di produzione su base mese è aumentato dello 0,3% mentre gli analisti ipotizzavano un +0,2%. A gennaio l’indice era salito dello 0,4%.

Su base annuale i principali prezzi di produzione hanno registrato un +1,5% in linea con le previsioni degli economisti. I numeri sono positivi e sospingono il dollaro a rafforzarsi. A sostenere la politica espansiva statunitense ci pensa la Fed che con il rialzo dei tassi controbilancia le politiche del nuovo inquilino della Casa Bianca.

Forex, le migliori strategie

Il cambio euro dollaro

Gli operatori di Borsa guardano con crescente interesse al rapporto tra la divisa a stelle e strisce e l’euro, una moneta che deve fare i conti con l’instabilità dell’area comunitaria, dalla Brexit alle imminenti elezioni (francesi prima e tedesche poi). Osservato speciale il cambio euro dollaro. Per Nomura vi sono rischi a breve termine che indirizzeranno il cross in ribasso, ma lo scambio andrà a chiudersi alla fine dell’anno con un rialzo a quota 1.15. Almeno secondo le previsioni dei giapponesi.

Il cambio euro dollaro è sotto il mirino degli acquisti nelle recenti sessioni, dopo le ultime dichiarazioni di Mario Draghi, presidente della BCE. Osservata speciale anche la nuova linea di indirizzo tracciata da Berlino che punta ad un’Europa a due velocità. Una strategia che si spera non sia fallimentare come quella dell’austerità imposta dalla cancelliera Merkel. I mercati attendono una maggiore elasticità e flessibilità dell’Ue già orfana della Gran Bretagna, che ha avviato con la Brexit la definitiva separazione da Bruxelles.

I rischi sarebbero più contenuti e le parole di Draghi hanno ispirato fiducia sostenendo l’idea di una moneta unica ancora forte ed il rialzo del cambio euro dollaro. Nomura mette però in guardia che le prossime consultazioni politiche in Francia e la politica monetaria della Fed saranno elementi più incisivi per il cambio tra le 2 valute, comportando dei rischi al ribasso nel breve periodo.

Il Forex

L’accresciuta volatilità nel cambio euro dollaro favorisce il mercato Forex incentrato sugli scambi legati al rapporto tra tra le divise delle aree economiche evolute su scala mondiale: USA ed Unione Europea. Il cambio EUR/USD è lo strumento più scambiato tra i trader che operano nel mercato valutario con volumi giornalieri totali elevati. Per approfondire l’argomento è possibile vedere come funziona plus500.