Bonus Mobili ed Elettrodomestici 2017: Di cosa si tratta?

Ottime notizie cittadini italiani: il bonus che prevedeva il rimborso di spese per ristrutturazione casa e a acquisto di mobili ed elettrodomestici è stato aggiornato anche per questo nuovo anno. L’ha comunicato l’Agenzia delle Entrate che, grazie all’approvazione della Legge di bilancio 2017, ha potuto pubblicare il nuovo bando sulle detrazioni fiscali “Bonus mobili ed elettrodomestici” consultabile ora sul proprio portale. Davvero una gran bella boccata di ossigeno per chi deve necessariamente svolgere lavori di ammodernamento edilizio con conseguente rifacimento dell’arredamento o semplicemente per quelle coppie giovani che intendono comprare casa, ristrutturarla ed acquistare mobili ed elettrodomestici di ottima qualità non gravando troppo sulle proprie tasche.  Una scelta molto saggia questa, da parte della politica italiana, quella di prorogare di un altro anno il bonus relativo all’acquisto di mobili ed elettrodomestici che a partire dal 2013 sostiene ed incentiva le famiglie italiane. Andiamo a vedere nei dettagli in cosa consiste questo bonus che quest’anno vede alcune modifiche nelle procedure. Innanzitutto per quest’anno, il bonus permetterà di ricevere detrazioni su acquisti di mobili ed elettrodomestici solo per immobili oggetto di ristrutturazione non precedente al 1° Gennaio 2016. Invece, per gli anni precedenti, resterà possibile ottenere detrazioni fiscali per acquisti dal 6 Giugno 2013 al 31 Dicembre 2016 solo se i lavori di ristrutturazione edilizia sono partiti dal 26 Giugno 2016. In ogni caso, il requisito fondamentale, che deve poter essere comprovabile, è quello dell’essere partiti prima con la ristrutturazione e dopo con l’acquisto dell’arredamento.  Nello specifico, la manovra varata dall’Agenzia delle Entrate permetterà di ottenere una detrazione IRPEF fino al 50% di un massimo di 10mila euro potendo usufruire difatti di detrazioni da 500€ annui dilazionata su 10 anni. Nello specifico, per gli elettrodomestici, c’è un fattore non di poco conto da dover soddisfare ma che comunque risulterà poi un guadagno in termini di risparmio energetico e risparmio di risorse ambientali: infatti potranno ritenersi parte del bonus solamente gli elettrodomestici che risiedono nella fascia di consumo A+, mentre basterebbe la classe A per i forni. Per la data di inizio dei lavori, essa va necessariamente dimostrata da abilitazioni amministrative o comunicazioni preventive all’ASL oppure semplicemente da una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (quest’ultima solo per lavori che non richiedono comunicazioni o abilitazioni). E’ importante fare attenzione su come è possibile dimostrare l’effettivo acquisto di mobili ed elettrodomestici: essi vanno pagati con bonifico bancario o postale, carte di credito o di debito. Non danno diritto a detrazioni fiscali i pagamenti effettuati tramite assegno o contanti. Bisogna conservare le ricevute per eventuali controlli. L’importo speso va indicato nella dichiarazione dei redditi, quindi 730 o modello unico, per l’anno interessato all’acquisto e per i successivi 9 anni (nonché gli anni restanti per ottenere la detrazione ma dilazionata). Nella sezione “L’Agenzia informa” dell’Agenzia delle entrate è possibile prendere nota di tutti gli arredi inclusi nel bonus.