Sushi Milano: una buona abitudine oltre che una moda

Il sushi a Milano spopola, sia tra i ristoranti che i food-delivery. Ma quella che sembra essere una moda è in realtà una scelta saggia per la salute.

Il sushi a Milano sembra meritare il primo posto tra gli alimenti più ricercati e consumati in assoluto, non soltanto per il numero di ristoranti giapponesi presenti in ogni angolo ma anche perché il sushi è l’alimento più richiesto nei servizi di food delivery. Ma quella che sembrava essere solo una moda è invece anche una buona abitudine.

Chi mangia il pesce crudo e gli altri cibi orientali infatti ha più probabilità di vivere a lungo rispetto a chi non lo fa. Sono questi i risultati di una ricerca del National Centre for Global Health and Medicine di Tokyo, pubblicata sul BritishMedical Journal, che ha evidenziato come le linee guida alimentari giapponesi, che prevedono un consumo equilibrato di cereali, ortaggi, frutta, pesce e poca carne, portano a un minore rischio di morte prematura per tutte le cause, incluse le malattie cardiovascolari.

Lo studio è stato guidato da KayoKurotani del National Centre for Global Health and Medicine di Tokyo. I partecipanti hanno compilato questionari sulle loro abitudini alimentari, e il loro stato di salute è stato monitorato per 15 anni. Ne è emerso che una maggiore aderenza ai principi della dieta giapponese è associata a una riduzione del 15% dei tassi di mortalità totale in 15 anni.

Gli studi sono ancora più incoraggianti per quanto riguarda la contrazione di malattie legate all’alimentazione, come ad esempio le malattie cardiovascolari, gli arresti cardiaci e gli ictus.

Gli esperti hanno comunque tenuto a precisare che per una dieta veramente salutareè importante rispettare sempre il giusto quantitativo di frutta, verdura, cereali, carne, pesce, uova, soya e persino di alcol.

Non a caso la cucina giapponese è ricca di cibi nutrienti e salutari come appunto il sushi, un mix perfetto di riso e frutti di mare crudi, a cui si aggiungono frutta, vegetali freschi soya e alghe. Proprio questo tipo di alimentazione ha permesso alla popolazione giapponese di avere un’aspettativa di vita che si attesta intorno agli 85 anni, un aspettativa che è seconda soltanto a quella del principato di Monaco ( 89,5 anni) e appena sopra a quella spagnola (81 anni).

Quindi la dieta di tipo giapponese raggiunge per meriti quella Mediterranea, entrambe utili a vivere più a lungo. Più precisamente, la nostra dieta regala 15 anni alle donne e otto agli uomini. A confermare la bontà del nostro regime alimentare (abbinato ad attività fisica, peso nella norma e niente sigarette) è una grande ricerca su oltre 120mila persone condotta dall’Università di Maastricht, in Olanda.